Picnic a pagamento nel parco
per chi non abita a Castelmella

di Francesco Gavazzi
La «prima» del Parco del Fontanone appena risistemato
La «prima» del Parco del Fontanone appena risistemato
La «prima» del Parco del Fontanone appena risistemato
La «prima» del Parco del Fontanone appena risistemato

L’estate non è ancora finita e il parco del Fontanone a Castel Mella con un look da poco rifatto è pronto per essere utilizzato per banchetti e giornate all’aria aperta. Il rifacimento delle zone ristoro e la pulizia dell’area erano progetti che la nuova amministrazione Guarneri aveva messo in conto in campagna elettorale. Ma con una novità molto particolare: l’utilizzo a pagamento dell’area ristoro per i non residenti. L’indicazione rientra nel regolamento votato nel corso del consiglio comunale del 25 luglio scorso.

IN SINTESI, esso prevede disposizioni più stringenti relativamente a rumori, buon costume, rifiuti e rispetto delle strutture, oltre all’obbligo, appunto in capo ai non residenti, di preventiva richiesta di autorizzazione, con il pagamento del canone di occupazione, per l’uso dell’area ristoro. «Era giusto intervenire per rilanciare il Fontanone - ricorda il sindaco Giorgio Guarneri, che spiega - Il lavoro dei pensionati e dei volontari era svilito dallo scarso riguardo per le attrezzature da parte di alcune comitive esterne. Riconsegniamo agli anziani ed alle famiglie di Castel Mella un bellissimo luogo di ritrovo e aggregazione». Anche l’opposizione ha accolto con favore il lavoro svolto nella zona verde, comunque non senza spunti critici: «La decisione di far pagare il contributo per l’occupazione del suolo pubblico ai non residenti - polemizza l’ex sindaco Marco Franzini - è stata presa solo perché, poco tempo fa, pochissimi residenti si erano lamentati perché il parco era sfruttato soprattutto da gruppi di cittadini dell’est europeo per fare picnic nel week-end. Partendo dalle lamentele di qualcuno - ha proseguito Franzini - si era montato un caso un caso, fatto arrivare addirittura in Prefettura».

Altro punto controverso, sempre secondo Franzini, è la scarsa fattibilità di controlli molto frequenti che i vigili dovrebbero effettuare nel parco (soprattutto di sabato e domenica), al fine di verificare che tutti i non residenti che sfruttano le zone ristoro abbiano chiesto e pagato per il permesso. Tornando invece ai lavori nel parco, la giunta Guarneri ha già fatto a suo modo una propria inaugurazione «per pochi intimi» un paio di settimane fa, preferendo un incontro tra «addetti ai lavori» rispetto all’evento pubblico: «Si è trattato di un incontro simbolico tra quelli che avevano appena terminato i lavori - spiega l’assessore Daniele Mannatrizio, che aggiunge - per questo avevamo preferito non farne un evento pubblico, dato che nel periodo estivo in paese ce ne sono già altri».

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