Il sole sposa la montagna nell’equinozio camuno

Le nozze  tra montagna e sole
Le nozze tra montagna e sole
Le nozze  tra montagna e sole
Le nozze tra montagna e sole

Luciano Ranzanici L’equinozio torna a regalare il suggestivo fenomeno tutto camuno dello «sposalizio della montagna». A guidare il viaggio alla scoperta dello spettacolo della natura sarà Maurilio Grassi, direttore del Museo di Nadro della Riserva delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo. L’appuntamento è fissato per domani con la contemplazione dell’effetto provocato dal sole che incontra la montagna. Per introdurre lo spettacolo, alle 14,30 il museo ospiterà una lezione sui tratti salienti dello sciamanismo e del druidismo, pratiche che hanno scolpito la storia della Valcamonica. Alle 16 prenderà il via la camminata che raggiungerà la località delle rocce incise «Fope» - la più estesa in valle-, all’interno della Riserva e sul percorso, come spiega Grassi, «si potranno ammirare gli aspetti naturali peculiari dell’area e le sue valenze antropiche, ma anche le rocce, le piante e le sorgenti». La contemplazione farà riemergere lo spirito della «Madre Terra che ha fatto di tutta questa zona un’area sacra per gli Antichi Camuni», spiega ancora il direttore del museo. Alle 17,30 la comitivà arriverà sul luogo sacro per eccellenza e qui si potrà assistere al fenomeno dello sposalizio del sole con la terra, che si manifesta con un fascio di luce che si sprigiona da una profonda fessura del Monte Concarena proprio in occasione dell’Equinozio: è questo appunto lo sposalizio della montagna, che ha affascinato gli uomini dalla preistoria ad oggi. •

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