Lombardia Carne
conferma: l’alta
qualità a prova crisi

La premiazione dei migliori esemplari in vetrina a Lombardia CarneIl tavolo dei relatori del convegno «Il valore della carne rossa»
La premiazione dei migliori esemplari in vetrina a Lombardia CarneIl tavolo dei relatori del convegno «Il valore della carne rossa»
La premiazione dei migliori esemplari in vetrina a Lombardia CarneIl tavolo dei relatori del convegno «Il valore della carne rossa»
La premiazione dei migliori esemplari in vetrina a Lombardia CarneIl tavolo dei relatori del convegno «Il valore della carne rossa»

La qualità è l’antidoto più efficace contro gli effetti della crisi strisciante e della concorrenza del mercato globale. È questo il messaggio intrinseco lanciato dalla 129esima edizione di Lombardia Carne che ha registrato con l’aumento dei bovini esposti, passati da poco più di 600 della vetrina del 2017 a quasi 650. La rassegna andata in scena nel fine settimana al Foro Boario di Rovato ha ribadito il ruolo leader di Brescia nel comparto zootecnico lombardo, quello a più alto valore aggiunto in Italia. Nonostante la pioggia, l’afflusso di visitatori è stato costante. Quasi inutile sottolineare che il momento più atteso è stato quello dell’incoronazione dei migliori capi in esposizione. L’azienda agricola Pierino Scalvi di Erbusco ha fatto il pieno aggiudicandosi il titolo riservato agli esemplari maschi e quello per le femmine. Il maltempo che ha fatto modificare il programma, ha privato la mostra di bovini di allevamenti fuori regione. La qualità tuttavia capi non è mancata. «Rispetto alla precedente edizione - ha osservato Massimo Castrini, presidente della giuria di esperti - la qualità complessiva si è innalzata, la conferma del buono stato di salute della zootecnia italiana». Le due finali hanno offerto uno show inatteso: sia la femmina, una belga incrocio di diverse razze, che il maschio, si sono ribellati alla foto in posa, obbligando chi le accudiva a tenerle con la forza per far loro indossare il drappo del vincitore. «Con un peso economico di circa 250 milioni di euro, il bovino da carne si posiziona tra i prodotti più performanti della prima provincia agricola d’Italia», ha sottolineato Oscar Scalmana, vicepresidente di Confagricoltura Brescia intervendo al convegno «Il valore della carne rossa» promosso in occasione della rassegna.Quanto al mercato, invece, l’analista di Ismea Roberto Milletti si è dichiara ottimista. «L’aumento del 5% dei prezzi nazionali, la produzione in crescita dello 0,9% e il +3,4% registrato dagli acquisti domestici di carne rossa indicano infatti una timida ma concreta ripresa». Durante il convegno è stato sottolineato il crescente apprezzamento dei consumatori italiani e stranieri della cucina tipica bresciana, che annovera fra l’altro celebri piatti come il manzo all’olio di Rovato. • G.C.C.

Suggerimenti