Non diffamò lo chef
Valerio. Assolto
Edoardo Raspelli

Edoardo Raspelli davanti al tribunale
Edoardo Raspelli davanti al tribunale
Edoardo Raspelli davanti al tribunale
Edoardo Raspelli davanti al tribunale

La battaglia a colpi di querele tra Walter Valerio ed Edoardo Raspelli si è conclusa dopo otto anni. Per il Tribunale di Milano l’enogastronomo non diffamò lo chef trentino, che in passato ha gestito il celebre ristorante Benedetto Girelli di Barghe.

Tutto era iniziato il 7 maggio del 2009 quando Valerio intervistato da «Striscia la notizia» su Canale 5, sostenne che Raspelli aveva scritto un articolo negativo sul ristorante «senza aver mai assaggiato il cibo della mia cucina». Il giornalista querelò per diffamazione lo chef: a supporto dell’azione legale, Raspelli presentò il testo dell’articolo, peraltro positivo nei confronti del ristorante valsabbino e la ricevuta fiscale di 70 euro pagata il 14 dicembre 2006. In tribunale lo chef sostenne che le sue critiche in tv non si riferivano a quell’articolo, bensì ad un altro, dell’anno successivo, quando prese l’intera gestione del ristorante di Barghe. E venne assolto. Il 21 maggio 2009 l’enogastronomo in un’intervista a un settimanale raccontò i motivi che lo avevano spinto a querelare lo chef. Valerio ha atteso 6 anni, e nel 2015 ha querelato per diffamazione Raspelli. Accusa rigettata dal tribunale. Si tratta dell'ennesima assoluzione per Edoardo Raspelli. Tra gli ultimi processi intentati contro di lui (sempre assolto «per aver correttamente esercitato il diritto-dovere di cronaca e di critica») quello del patron della Cantinella di Napoli Giorgio Rosolino, zio del campione di nuoto Massimiliano, e della catena McDonald Italia che aveva chiesto 25 milioni di risarcimento per i contenuti di un’intervista rilasciata da Raspelli. C.REB.

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