Anziano ritrovato
senza vita nelle
acque delle Torbiere

di Alessandro Romele
I carabinieri durante il recupero dell’utilitaria dell’infermiere in pensione trovato morto alle Torbiere
I carabinieri durante il recupero dell’utilitaria dell’infermiere in pensione trovato morto alle Torbiere
I carabinieri durante il recupero dell’utilitaria dell’infermiere in pensione trovato morto alle Torbiere
I carabinieri durante il recupero dell’utilitaria dell’infermiere in pensione trovato morto alle Torbiere

Il corpo riaffiorava parziamente sul pelo dell’acqua in un punto in cui il fondale non raggiunge neppure i 150 centimetri di profondità. A scorgerlo a pochi metri dalla riva coperta di vegetazione, attorno alle 16 di ieri, è stato un pescatore che stava percorrendo via Cereto, il segmento di collegamento fra via Brescia e il sentiero pedonale che lambisce le Torbiere, a Provaglio d’Iseo.

I SOCCORSI sono scattati tempestivamente, ma si sono rivelati inutili: il decesso di Giovanni Franchi, pensionato di 79 anni di Gussago, risaliva a molte ore prima del ritrovamento. I sanitari dell’automedicalizzata inviata dal 112 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’ anziano. La dinamica e le cause della morte saranno chiarite dagli accertamenti medico-legali già disposti. Sul corpo, come hanno appurato i carabinieri della Compagnia di Chiari che hanno eseguito i rilievi sul luogo del dramma, non sono stati riscontrati segni di violenza. Tre sono dunque le ipotesi al vaglio degli investigatori: Giovanni Franchi potrebbe essere stato vittima di un malore o potrebbe essere annegato dopo essere scivolato dalla scarpatina che costeggia lo specchio d’acqua della Riserva naturale. Sembra meno plausibile, terza ipotesi, che ad ucciderlo siano stati i traumi della caduta. A dare le prime risposte sarà l’autopsia disposta dal pm di turno. Proprio in vista dell’esame autoptico, la salma recuperata dai Vigili del fuoco intervenuti con un gommone è stata ricomposta nell’obitorio dell’ospedale Civile di Brescia.

Con l’aiuto dei parenti, o carabinieri hanno ricostruito le ultime ore di vita dell’anziano, che si era allontanato dall’abitazione al Ronco ieri mattina al volante della sua Fiat 600, poi ritrovata parcheggiata a mezzo chilometro dal luogo della tragedia.

COME FACEVA SPESSO, il pensionato ha raggiunto le Torbiere. Poi è sceso dall’utilitaria e verosimilmente ha percorso la strada al fianco della tenuta della Cantina Bersi Serlini prima di imboccare il sentiero pedonale. Cosa sia veramente successo dopo, sarà difficile scoprirlo. Di certo, Giovanni Franchi è ruzzolato dall’alzaia che porta verso lo stagno finendo in acqua.

La famiglia, allarmata del mancato rientro a casa del 79enne e dal silenzio del suo cellulare che risultava staccato, ha cominciato a mobilitarsi nelle ricerche. Ma prima ancora che i parenti potessero avvisare le forze dell’ordine, sono stati i carabinieri a ritracciarli per comunicare la tragica notizia. La disgrazia ha sconvolto la frazione di Ronco e quella di Navezze, dove vive uno dei tre figli maschi della vittima. Oltre a loro, Franchi lascia la moglie Teresa Caratti.

Giovanni Franchi aveva svolto per oltre 35 anni la professione di infermiere all’os- pedale Civile. Anche per questo era molto conosciuto a Gussago: di carattere schivo, era apprezzato per la sua grande umanità e generosità. In attesa degli accertamenti medico legali, la data dei funerali non è ancora stata fissata.

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