Area shopping, altro stop ai cantieri

Un rendering del nuovo insediamento commerciale di Paratico
Un rendering del nuovo insediamento commerciale di Paratico
Un rendering del nuovo insediamento commerciale di Paratico
Un rendering del nuovo insediamento commerciale di Paratico

Il Consiglio di Stato ferma per ora i lavori del cantiere aperto da One Italy a Paratico per costruire due strutture commerciali di media dimensione nello spazio liberato lungo la provinciale, all’altezza della località Tengattini, con la demolizione della ex piscina mai completata. E nello stesso tempo sollecita il Tar di Brescia a discutere velocemente nel merito la questione.

Giovedì a Roma, in Camera di consiglio, il massimo organo della giustizia amministrativa ha unificato e accolto i due ricorsi presentati, in date diverse, da Edelweiss e Legambiente contro la sospensiva del Tar di Brescia che aveva invece concesso la ripresa provvisoria dei lavori in attesa dell’esame di merito. Al dibattito si sono presentati i legali di Edelweiss e Legambiente e quelli di ministero, Comune e One Italy. Il Consiglio di Stato non è entrato nel merito del ricorso, presentato da Edelweiss e Legambiente, contro la costruzione di due medie strutture di vendita. L’ordinanza chiarisce che ci sarebbe «un sufficiente fumus boni iuris, in relazione al regime vincolistico gravante sulle aree interessate» e motiva il protrarsi della sospensione affermando che «appare sussistente il danno grave ed irreparabile lamentato, in conseguenza della possibilità di edificazione nelle more del giudizio».

Per i giudici tocca quindi al Tar pronunciarsi e quindi «ordina che a cura della segreteria la presente ordinanza sia trasmessa al Tar per la sollecita fissazione dell’udienza di merito».

Dario Ballotta, presidente di Legambiente Sebino commenta «Con la decisione del consiglio di Stato c’è tempo per rivedere la scelta sbagliata del Comune di Paratico di realizzare due nuove strutture di vendita in Via Mazzini di fronte al Lidl. La conferma della sospensione arrivata dal Consiglio di Stato può aiutarci a evitare che il lungo lago venga ulteriormente urbanizzato con nuove strutture di vendita». G.C.C.

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