Benefit per l’area golf: il Comune all’incasso

di M.MA.
Il vicesindaco Maurizio Libretti
Il vicesindaco Maurizio Libretti
Il vicesindaco Maurizio Libretti
Il vicesindaco Maurizio Libretti

Uno contro l’altro armati fino alla fine, ossia fino all’ultima parola che nel caso giudiziario tra Comune di Chiari e istituto Morcelliano si chiama Consiglio di Stato. Ebbene, l’ultimo grado della giustizia amministrativa ha dato ragione al Comune, respingendo l’appello cautelare del Morcelliano, giudicandolo infondato. A gennaio di quest’anno il Tar di Brescia aveva disposto che Fondazione Istituto Morcelliano e Istituto Morcelliano Srl (che gestisce il golf al Santellone) ottemperassero ai loro obblighi verso il Comune: sia con il deposito di una fideiussione da 2 milioni di euro a favore del Comune, sia con la presentazione del cronoprogramma per la realizzazione delle classi scolastiche sul terreno dell’ex campo da rugby, per la quale era stato ribadito che i due enti non potessero obiettare su che tipo di classi realizzare, dato che la loro realizzazione rientra nell’impegno prestabilito di 2 milioni di euro. Entrambi gli obblighi provengono dalla convenzione del 2014 con cui il Comune aveva consentito al proprietario delle aree (Fondazione Istituto Morcelliano) e all’attuatore (Istituto Morcelliano Srl) di realizzare due campi da golf e una serie di edifici (alcuni ricettivi, altri residenziali), ma appunto a fronte di questa compensazione a favore del Comune stesso. Da qui il ricorso, ma il Consiglio di Stato ha riconfermato che Fondazione e Istituto Morcelliano devono tenere fede agli obblighi della convenzione. «Il Consiglio di Stato - ha commentato il vicesindaco Maurizio Libretti - conferma la coerenza dell’azione del Comune, che non chiede altro se non l’esecuzione degli accordi assunti con chi ci ha preceduto. Ora spetta alla Fondazione decidere: se continuare a rimanere inadempiente, assumendosene le conseguenze, oppure realizzare una parte del progetto complessivo delle scuole di Chiari. Ogni ulteriore ritardo ha un costo che peserà sulla città». Ma la Fondazione è di tutt’altro avviso anche a fronte delle difficoltà in merito alla possibilità di costruire immobili come previsto dalla convenzione: «Siamo di fronte a una guerra a prescindere contro il golf - spiegano in Fondazione -. Tanto più che proprio gli attuali amministratori erano contrari al golf e alle edificazioni previste. Siamo stati ostacolati in ogni modo e così si è ostacolata anche la salute finanziaria dell’ente. Spiace peraltro constatare che l’amministrazione non abbia avuto remore a tentare persino di sfruttare il fallimento dell’intermediario finanziario avvenuto dopo la scadenza della fidejussione. Il tentativo poi dell’amministrazione di ottenere in giudizio il sequestro dei beni della Fondazione invocando la sua presunta inadempienza attesta come si sia perso l’equilibrio che ogni amministratore della cosa pubblica deve sempre mantenere». •

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