Bocciati dal Tar,
camping costretti
alle demolizioni

Il Tar sentenzia sui campeggi
Il Tar sentenzia sui campeggi
Il Tar sentenzia sui campeggi
Il Tar sentenzia sui campeggi

I campeggi «Vela» e «Breda» di Marone dovranno demolire le opere fuori norma loro contestate dal proprio Comune in esecuzione di un’ingiunzione della Soprintendenza, che nel luglio 2013 aveva sollecitato i Comuni della sponda sebina del lago a rilevare e colpire l’abusivismo nei campeggi.

La nuova decisione del Tar è dello scorso 26 novembre: i giudici amministrativi hanno respinto il ricorso presentato da entrambi i campeggi maronesi, assistiti dall’avvocato Mauro Ballerini. Analoga sentenza aveva emesso lo stesso Tar a ottobre in riferimento alle irregolarità riscontrate nel campeggio «Monte Isola» dal Comune di Montisola.

Era andata invece diversamente nel dicembre 2014 per 9 strutture «open air» di Iseo: il Tar, nonostante che il Comune si fosse costituito in giudizio, assistito dall’avvocato Domenico Bezzi, aveva annullato le 9 ordinanze di demolizione emanate dal responsabile dell’Area tecnica iseano perché i manufatti finiti nel suo mirino erano descritti in termini generici. In quell’occasione, il Tar, pur accogliendo le istanze di sospensiva allegate ai ricorsi dei due campeggi di Marone e di quello di Montisola, aveva chiesto ai rispettivi Comuni di competenza un supplemento di istruttoria corredato da planimetrie e fotografie. Basandosi su quelle relazioni assai dettagliate - Montisola e Marone non hanno resistito in giudizio - il Tar si è pronunciato. Le motivazioni delle sentenze relative al «Vela» e al «Breda», in particolare, rischiano di riaprire un conflitto, tra i campeggiatori stanziali da un lato e gli enti pubblici e la Soprintendenza dall’altro, che pareva sopito. Roulotte fisse, pre-ingressi e verande extra-large, secondo il Tar, hanno perso le caratteristiche proprie della mobilità per effetto della loro trasformazione, di fatto, in «seconde case»: queste, ancorché soggette ad uso stagionale, sono state realizzate in assenza di titolo edilizio e perciò vanno demolite. Definitivamente chiusa, invece, lo scorso giugno, la vicenda del campeggio Sole di Iseo, che aveva installato al suo interno alcune case mobili: il Tar si è limitato a prendere atto di un accordo già raggiunto tra il proprietario Franco Nulli e le Belle Arti di Brescia.G.Z.

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