C’è il nuovo Consiglio
La Fondazione cerca
di uscire dalla crisi

Giampiero Capoferri
Giampiero Capoferri
Giampiero Capoferri
Giampiero Capoferri

Esce dal commissariamento la fondazione Bertinotti-Formenti di Chiari, impegnata nel sociale. Dopo circa un anno di limbo, a sorpresa l’ente di emanazione comunale e parrocchiale ha trovato il suo nuovo board di controllo. E dire controllo è quanto mai opportuno visto che parliamo di una fondazione con oltre 4 milioni di euro in debiti e una situazione fuori controllo anche dal punto di vista gestionale. Il nuovo cda è un mix di tecnici quasi a sintetizzare la necessità di interventi tecnici e drastici: avvocati, commercialisti, quadri siedono nel nuovo consiglio di amministrazione che annoverà il commissario uscente Giampietro Capoferri, Luca Magli, Rinaldo Sbaraini, Francesco Assoni e Sonia Masserdotti. Solo il tempo potrà dire se si tratterà di traghettatori verso la fine della fondazione o autori della sua rinascita.

Del resto il Comune ha già espresso, con il ritiro del precedente Cda, la sua opinione sulla impossibilità di gestire in modo normale l’ente. E forse proprio l’arrivo di tecnico consentirà di rimettere in sesto o quantomeno di congelare la deriva finanziaria dell’ente, che fino a due anni fa era gestito da Renato Franzoglio, che mai ha accettato il siluramento del suo cda. Impegnata sul fronte delle disabilità, la fondazione è sia centro residenziale che centro diurno, oltre che polo per l’assistenza alla disabilità in vari Comuni. Una sua scomparsa significherebbe un terremoto con ripercussioni su diversi paesi. Restano in carico all’ente anche buste paga mai saldate e morosità sul fronte delle utenze. M.MA.

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