SULZANO

Christo: «Così vi farò camminare sulle acque»

di Giuseppe Zani
L'originale dello schizzo del ponte è stato venduto a 400 mila dollari «Il miracolo durerà poco ma tutti lo porteranno per sempre nel cuore»
Sala del Rivalago hotel di Sulzano gremita per l'incontro con Christo
Sala del Rivalago hotel di Sulzano gremita per l'incontro con Christo
Sala del Rivalago hotel di Sulzano gremita per l'incontro con Christo
Sala del Rivalago hotel di Sulzano gremita per l'incontro con Christo

Christo attira, incanta, fa innamorare di sé. È successo anche ieri al Rivalago hotel di Sulzano, strapieno di residenti e di gente venuta da altri paesi del lago. Tutti, alla fine, a volerlo toccare, a strappargli un sorriso per il selfie, a chiedergli un autografo. E lui, star internazionale della «land art», sempre disponibile, alla mano, spiritoso. Ha saputo creare un tale clima di empatia col pubblico che poco c'è mancato che qualcuno non gli chiedesse il permesso di tuffarsi, da suo ponte galleggiante, quando sarà installato, nel 2016. Una voce dalla sala però gli ha domandato: «Sarà l'ultima sua grande opera, il ponte?». «Spero proprio di no!», è stata la risposta di Christo, salutata da un caloroso, beneaugurante applauso. Ha 80 anni, Christo, ma sprizza energia da tutti i pori. Gli ha preso la smania di far presto, di realizzare altri due progetti rimasti ancora sulla carta: la copertura del fiume Colorado con un telo lungo 10 chilometri, in Arkansas, ideata nel 1992, e la piramide di barili di petrolio, ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, in gestazione dal 1977. «Il progetto "The floating piers", i pontili galleggianti, mi era stato bocciato sia a Buenos Aires che a Tokio- racconta Christo Vladimirov Yavachev-. Qui da voi, forse perché non sono più tanto giovane, ho avuto i permessi velocemente». Tutti ridono applaudendo. ANCHE «THE FLOATING piers» è stato concepito insieme alla moglie Jeanne-Claude. Christo la cita numerose volte, si sente che permane un legame di forte comunione fra i due. «In 50 anni con Jeanne-Claude ho realizzato 22 progetti, 37 invece no: mai lavoravamo a una sola opera», sintetizza lui. A far da tramite fra l'artista bulgaro-newyorkese e le autorità competenti sul Sebino s'è prestato l'imprenditore bresciano con casa a New York Franco Beretta, proprietario dell'isoletta di San Paolo, che sarà inclusa nell'installazione galleggiante. «Tutto però sarà pagato con soldi miei- precisa con una punta di orgoglio Christo-. Non è un mistero per nessuno: tutte le mie opere siano state finanziate con la vendita dei bozzetti preparatori. L'originale di questo schizzo- e mostra un disegno con una striscia giallo-oro che congiunge Sulzano a Montisola- è costato a chi lo ha acquistato 400 mila dollari». LA FASE PREPARATORIA e le prove sulla tenuta dei pontili effettuate prima su un laghetto al confine tra Germania e Danimarca e poi sul Mar Nero, a Sozopol, sono rimaste segrete. Adesso che alla Montecolino di Iseo è cominciato l'assemblaggio dei cubi di polietilene ad alta intensità è stato lo stesso Christo a premere per incontrare la gente che vive sul lago. «Non ci sono parapetti, sul ponte: come se ne garantirà la sicurezza?», domanda qualcuno. «Ci saranno 600 persone addette al controllo e alla vigilanza: non accettiamo però dei volontari -puntualizza Christo-, perché non possono essere licenziati (la sala si sbellica dalle risate). Tutti saranno pagati. Non è un pic nic, è un lavoro molto complesso, per svolgere il quale le persone assunte saranno adeguatamente istruite». Un 15enne, in perfetto inglese, propone di essere ingaggiato seduta stante. Christo non è capace di dirgli di no: «Bisogna vedere cosa ne pensa il nostro amministratore unico», scherza. La passerella galleggiante sarà fruibile 24 ore su 24, ci si potrà muovere a piacimento, in tutte le direzioni. «L'importante è che ci si cammini- insiste Christo-. Sarà un'esperienza emozionante. Impossibile descriverla, bisogna provarla. Meglio a piedi nudi». Una magia che farà tornare tutti bambini. Franco Plodari, sulzanese, prende la parola per ringraziare Christo: «Siamo onorati che lei abbia scelto la nostra piccola comunità e il nostro piccolo lago- dice-. L'arte e la cultura riescono sempre ad aprire la mente. Grazie per averci dato questa opportunità». Le ultime informazioni riguardano i tempi di allestimento dell'installazione. Nei prossimi mesi, alla Montecolino, sono in programma lo stoccaggio di 200 mila cubi di polietilene e il loro assemblaggio in tronconi di ponte. Dal 13 al 17 giugno 2016- in soli 5 giorni- il ponte sarà montato per intero. Sarà percorribile dal 18 giugno al 3 luglio. Quindi sarà smontato e interamente riciclato. «Non ce ne resterà niente?», si rammarica una giovane donna. Christo si porta le mani al cuore: «Lo terrete per sempre qui», la consola sorridendo. La sala è tutta in piedi, lo applaude lungamente, gli si stringe intorno con calore. o

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