Cogeme, niente numero
legale. Rinviata a oggi
la resa dei conti

di Giancarlo Chiari
La sede di Cogeme a Rovato: dopo le spaccature e le tensione, oggi è il momento della verità
La sede di Cogeme a Rovato: dopo le spaccature e le tensione, oggi è il momento della verità
La sede di Cogeme a Rovato: dopo le spaccature e le tensione, oggi è il momento della verità
La sede di Cogeme a Rovato: dopo le spaccature e le tensione, oggi è il momento della verità

Bisognerà attendere l’assemblea dei soci in seconda convocazione, che si riunirà oggi alle 17.30, per conoscere la composizione del nuovo consiglio di amministrazione e il nome del presidente di Cogeme; presidente che si siederà al tavolo con i colleghi delle municipalizzate di Cremona, Crema, Lodi e Pavia per definire nel dettaglio gli accordi con A2A, impegnatasi a rilanciare Lgh rilevando il 51 per cento del suo capitale.

IERI SERA il Cda uscente era presente al completo all’apertura dei lavori iniziati con l’appello delle quote sociali, che si è fermato a mezzo punto in meno del 48 per cento: il presidente Giuseppe Mondini, dopo un’ora di attesa a beneficio di eventuali ritardatari, ha aggiornato la seduta a oggi, quando in seconda convocazione l’assemblea sarà valida qualunque sia il numero delle quote di capitale rappresentato.

Dopo la constatazione della mancanza del numero legale, alcuni sindaci se ne sono andati, altri invece si sono fermati con Giulio Centemero, Simona Troncana e Maurizio Giannotti.

I tre consiglieri che si sono dimessi una settimana dopo l’adesione all’offerta di A2A, facendo decadere il Cda, si sono trattenuti con i primi cittadini rimasti per mettere a punto le prossime mosse.

L’ASSEMBLEA oggi eleggerà un Cda omogeneo, che vinca l’una o l’altra alleanza, consentendo a presidente e governance di mettersi al lavoro per dare corpo alle diverse fasi della traduzione in atto dell’accordo con A2A. Al primo punto dovrebbe esserci la trattativa con i soci di Lgh, di cui Cogeme detiene il 31 per cento, poi con A2A, che non si annuncia facile. L’assemblea ha confermato la profonda spaccatura nella municipalizzata, una ferita che non si è mai rimarginata: l’assemblea ha registrato che, nonostante l’intervento dei vertici della Lega Nord, i sindaci di Rovato, Cazzago, Pontoglio, Maclodio e Comezzano Cizzago non sono riusciti a superare il 50 per cento del capitale sociale che avrebbe permesso di eleggere il Cda.

L’assemblea in seconda convocazione sarà il momento della resa dei conti. Anche perché Cogeme detiene il 2,3 percento delle azioni che non potranno esprimere il voto. Sarà un confronto giocato quasi alla pari, anche se, stando alle presenze della prima convocazione, i comuni che avevano scelto di non esserci sembrano poter contare su qualche decimale in più del 50 per cento.

Con ogni probabilità le due alleanze presenteranno due liste contrapposte che, rispetto al precedente Cda eletto a novembre, dovranno contenere necessariamente due donne. Quello eletto sarà infatti il secondo consiglio di amministrazione a entrare in carica dopo l’entrata in vigore della legge sulla parità tra uomini e donne negli organi di governo.

Quando l’assemblea si è sciolta per mancanza del numero legale, era evidente il disappunto dei sindaci presenti: il presidente non ha rilasciato alcuna dichiarazione, così come gli altri componenti del Cda uscente. Ma anche Tiziano Belotti, che ha guidato la battaglia contro Mondini, ha preferito tacere.

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