Demolizioni nei campeggi:
un braccio di ferro senza fine

di Giuseppe Zani
Una manifestazione di protesta dei campeggiatori a Iseo
Una manifestazione di protesta dei campeggiatori a Iseo
Una manifestazione di protesta dei campeggiatori a Iseo
Una manifestazione di protesta dei campeggiatori a Iseo

«Nessun accanimento, le otto ordinanze di demolizione emanate sono atti dovuti». È il messaggio che, giocando d’anticipo, l’Amministrazione comunale di Iseo vuol far arrivare ai campeggiatori stagionali che domani, alle 11, daranno vita in piazza Garibaldi a un sit-in di protesta.

All’incontro con la stampa, l’assessore all’Urbanistica Pasquale Archetti e il comandante della Polizia locale Giovanni Peroni.

ENTRAMBI ripercorrono l’iter che, dal diktat della Soprintendenza inviato il 6 giugno 2013 ai Comuni bresciani del lago (e per conoscenza alla Procura della Repubblica), giungerà il 23 febbraio 2017 alla stretta decisiva: giovedì prossimo è fissata l’udienza nella quale il Tar di Brescia, dopo aver preso visione dei ricorsi presentati dagli 8 campeggi in questione - Pilzone, Olivella e Cave, ubicati a Pilzone, e Bellini, Belvedere, Le Betulle, Girasole e Sebino, a Clusane - si pronuncerà sulla richiesta di sospensiva. Dovesse concederla, la stagione 2017 per quegli otto campeggi sarebbe salva; diversamente, essendo ormai scaduti o in procinto di scadere i 90 o i 120 giorni concessi per mettersi in regola, saran dolori. Anche stavolta, come in occasione del primo ricorso presentato al Tar dai campeggi nel 2014 (10 di Iseo, uno di Montisola e due di Marone), il Comune di Iseo, assistito dall’avvocato Domenico Bezzi, si è costituito in giudizio. «Abbiamo seguito la procedura impostaci dalle legge - rimarca Archetti -. Dal 2013 sono passati 3 anni e mezzo, non si può dire che siamo stati particolarmente attivi. Il Tar annullò le ordinanze di demolizione nel 2014 perché i manufatti «abusivi» vi erano descritti in termini generici. Da allora qualche campeggio, come il Covelo e il Quai, si è messo a posto, facendo smontare verande e preingressi e ricoverando le roulotte su un terreno di rimessaggio lontano dal fronte lago, in autunno e d’inverno».

Nella seconda metà del 2016, la Polizia locale e i funzionari dell’Area tecnica municipale hanno di nuovo passato al setaccio i campeggi scattando foto ed effettuando accertamenti specifici su ogni singola piazzola.

I promotori della manifestazione che si svolgerà domani hanno obiettato che altrove non sono stati così rigidi come a Iseo. «Non è vero - si toglie un sassolino dalla scarpa Archetti -. A Marone, ad esempio, in un campeggio sono state sgomberate 35 piazzole su 36, mentre nell’altro campeggio la situazione è stata regolarizzata per i 2/3».

Suggerimenti