Emergenze prese «di petto» Nuove idee per le catastrofi

A Chiari è stato presentato il nuovo Piano Comunale di Protezione Civile, che individua i possibili rischi presenti sul territorio e le risorse umane e strumentali disponibili, indicando i compiti e le modalità di organizzazione e funzionamento della struttura comunale in caso di emergenza. IL PIANO vigente di protezione civile, che era stato approvato con deliberazione del Consiglio nell’ormai lontano 2007, pur non essendo scaduto, era di fatto ormai superato, sia per l’emanazione di nuove disposizioni regionali e nazionali arrivate in questo lasso di tempo, sia per l’esigenza di analizzare nuovi scenari di rischio. La redazione del nuovo piano è stata affidata alla società Ecometrics srl: realtà specializzata nel settore, nata come «spin off» dell’Università Cattolica di Brescia, che ha analizzato in particolare i rischi idro-meteo idrogeologici, idraulici, quelli dovuti ai temporali eccezionali e vento forte e le ondate di calore. Da queste analisi sono stati individuati gli scenari di rischio possibili e le procedure da attuare qualora si verificassero tali episodi. La proposta progettuale verrà sottoposta all’approvazione del Consiglio Comunale e successivamente presentata pubblicamente alle realtà interessate e alla cittadinanza, in modo da darne massima diffusione. Chiari, sul fronte della protezione civile e della sicurezza in caso di eventi eccezionali, rappresenta una realtà particolarmente complessa, sia per la popolazione (circa 19 mila abitanti) che per le infrastrutture presenti. Ad oggi accoglie infatti un casello autostradale, il passante Tav Brescia-Treviglio, un ossigenodotto e a breve anche metanodotto, già in fase di realizzazione. •