Esche avvelenate,
altri due
cani morti

di Fausto Scolari
A spasso in collina con il cane: a Provezze c’è un’insidia nascosta
A spasso in collina con il cane: a Provezze c’è un’insidia nascosta
A spasso in collina con il cane: a Provezze c’è un’insidia nascosta
A spasso in collina con il cane: a Provezze c’è un’insidia nascosta

Fausto Scolari Fine settimana da incubo a Provezze, dove due cani meticci sono morti dopo aver mangiato esche avvelenate, disseminate da mani ignote sui percorsi dove i proprietari sono soliti passeggiare. Si tratta di alcuni fra i luoghi fra i più belli del territorio: la località Sergnana e la collina in località Badia, molto frequentati sia da chi vuol fare running, mountain bike e portarsi a spasso il cane. Difficile prevedere che in un posto così tranquilli possa celarsi un pericolo fatale. Vedere morire in questo modo il proprio cane è un qualcosa di sconvolgente che coinvolge affetti profondi di uomini, donne e bambini e la gente si chiede chi possa essere tanto crudele da non capire il dolore che causa disseminando esche avvelenate. LA PAURA di perdere tragicamente i proprio animali si sta facendo strada nel cuore dei proprietari di cani e gatti. Dopo il rinvenimento di bocconi ed esche avvelenate, nessuno è più tranquillo e la protesta si sposta sui social. «Anch’io ho due cani e ora esco sempre con la paura invece di fare una passeggiata in relax», scrive un cittadino. E c’è di peggio: «A noi - informa un’altra residente di provaglio - quindici giorni fa i bocconi avvelenati li hanno buttati in giardino di notte uccidendo il nostro cane». Bisognerebbe cercare di scoprire i colpevoli, per porre fine a questo incubo. In effetti è un’emergenza ciclica, che costantemente si ripresenta a Provaglio d’Iseo e che non si riesce a debellare. Bene comunque ricordare la normativa di legge che vieta a chiunque di utilizzare in modo improprio, preparare, miscelare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze tossiche o nocive, compresi vetri, plastiche e metalli, detenere, utilizzare e abbandonare qualsiasi alimento preparato in maniera tale da poter causare intossicazioni o lesioni al soggetto che lo ingerisce. Per i colpevoli le pene sono molto severe. • F.SCO.

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