Franciacorta, scatta il «Piano territoriale»

I vigneti della Franciacorta, fiore all’occhiello di un territorio prezioso
I vigneti della Franciacorta, fiore all’occhiello di un territorio prezioso
I vigneti della Franciacorta, fiore all’occhiello di un territorio prezioso
I vigneti della Franciacorta, fiore all’occhiello di un territorio prezioso

«La Franciacorta sarà tutelata per sempre. Una sorta di “blindatura“ che metterà al riparo da interventi invasivi un’area in grado di raggiungere e spesso superare, con le sue “bollicine“ i livelli qualitativi dello champagne». Tutto ciò grazie al Piano territoriale d’area approvato ieri in Regione, che agirà su diversi fronti: dalla semplificazione normativa al rilancio del patrimonio storico, dalla promozione del turismo a percorsi infrastrutturali, dalla valorizzazione delle filiere produttive locali alla promozione dell’efficienza energetica.

UN PIANO che finalmente è stato approvato ed è realtà. Lo ha annucniato ieri l’assessore regionale al Territorio della Lombardia, Viviana Beccalossi, dopo l’approvazione all’unanimità in Consiglio regionale del tanto atteso «Ptra Franciacorta».

Il documento coinvolge il territorio di 22 Comuni bresciani: Adro, Capriolo, Cazzago, Cellatica, Cologne, Coccaglio, Corte Franca, Erbusco, Gussago, Iseo, Monticelli, Ome, Paderno Franciacorta, Paratico, Passirano, Provaglio d’Iseo, Rodengo Saiano, Rovato, Castegnato, Ospitaletto, Palazzolo e Sulzano.

Di questi, 18 appartengono alla zona delimitata dal Disciplinare di produzione dei vini a denominazione di origine controllata e garantita del «Franciacorta Docg».

«Con il Ptra - ha dichiarato Viviana Beccalossi - puntiamo innanzitutto a sperimentare sul campo la nuova legge regionale sul consumo di suolo, approfondendo a livello cartografico per ogni Comune, con lo scopo di evitare ogni futura perdita di aree verdi e tutelare al massimo uno dei più begli angoli di Lombardia».

Tra le altre novità più importanti introdotte dal Piano, l’assessore Beccalossi ha ricordato le linee guida per migliorare l’inserimento paesaggistico degli interventi edilizi, anche nelle aree tutelate dalla Soprintendenza, la proposta di un regolamento edilizio unico per i Comuni dell’area e uno schema di mobilità sostenibile integrato.

«Il Ptra Franciacorta - conclude l’assessore regionale al Territorio - servirà per “fare squadra“. Con questo Piano, insomma, la Franciacorta investe sul suo futuro».

UN RISULTATO accolto con favore anche dalle minoranze, che oltre alle «luci» sottolineano però anche le ombre e le incognite: «La Franciacorta ha saputo negli anni acquistare una propria riconoscibilità e un proprio valore - commenta Gianantonio Girelli, consigliere regionale bresciano del Pd -. Ciò è avvenuto nonostante alcune criticità evidenti, come la presenza di cave e discariche e la mancanza di infrastrutture diffuse come le piste ciclopedonali e reti ferroviarie minori. Il piano approvato in Regione è uno strumento che dà opportunità, quindi non è un punto di arrivo ma di partenza. Stapperemo volentieri una bottiglia di Franciacorta quando questo piano inizierà a dare i risultati attesi». V.R.

Suggerimenti