Giovani e lavoro
«Rifiutati i posti
da netturbino»

di Giancarlo Chiari
Giovani al lavoro: domanda e offerta non riescono a  incontrarsi
Giovani al lavoro: domanda e offerta non riescono a incontrarsi
Giovani al lavoro: domanda e offerta non riescono a  incontrarsi
Giovani al lavoro: domanda e offerta non riescono a incontrarsi

Giovani e lavoro si cercano ma non si trovano: nella zona dell’Ovest bresciano, dove la disoccupazione giovanile è decisamente più bassa che in altre zone d’Italia, la ricerca del lavoro non arriva al lieto fine per uno strano meccanismo di «amore-odio».

EMERGE che i giovani disoccupati tendono a rifiutare le mansioni più faticose e meno qualificate, mentre per impieghi più «tecnici» sono le aziende a non trovare ragazzi abbastanza preparati.

Il fenomeno è emerso con l’evidenza dei numeri ieri, quando lo Sportello lavoro dell’ambito 6 Monte Orfano ha presentato in municipio a Palazzolo i risultati dell’attività di accompagnamento e orientamento al lavoro per inoccupati o disoccupati, tra i 18 e i 35 anni, relativamente ai Comuni di Adro, Capriolo, Cologne, Erbusco, Palazzolo e Pontoglio, da giugno 2015 a febbraio 2017.

Finanziato con un investimento annuo di 15mila euro dall’Ambito 6, il servizio, gestito da Ceralacca srl punta a creare un collegamento tra chi cerca lavoro e aziende, che curi la formazione e le relazioni. Lo staff di Ceralacca, con lo Sportello di via Cesare Battisti a Palazzolo opera in collaborazione con gli Informa giovani di Capriolo, Cologne, Erbusco, Palazzolo.

In venti mesi la rete costruita da «Ceralacca» per portare al posto fisso o valutare altre opportunità ha messo in luce sia la validità del percorso, sia i problemi a partire da una formazione scolastica che non sempre tiene conto della realtà.

La tavole con i dati presentate da Ceralacca sui venti mesi dello Sportello lavoro danno una foto chiara della divergenza tra occupazioni disponibili e aspirazioni di chi cerca lavoro. Lo sportello ha seguito 134 persone (81 donne e 53 uomini) 73 senza alcuna esperienza di lavoro, 7 provenienti da paesi esterni.

IL RIFIUTO per attività manuali emerge con chiarezza nei dati: alle 7 offerte di lavoro come operaio ecologico hanno risposto di no 6 inoccupati e lo stesso per il settore pulizie, dove 5 su 8 hanno rifiutato. Solo 3 delle 6 proposte di lavoro da operaio sono state accolte da chi cerca lavoro.

Tra i posti alla scrivania, richiesti dai ragazzi, sono invece pesanti le bocciature da parte delle aziende: 9 hanno accettato la prova come impiegati, ma alla fine, uno ha rifiutato e 7 non sono stati presi dalle aziende.

La situazione si è replicata con i grafici: per 3 posti di lavoro, solo un candidato ha superato la selezione. Su 52 proposte di impiego, solo 34 hanno trovato candidati pronti

«È fondamentale - ha dichiarato Roberto Vitali di Ceralacca - il rapporto con l’impresa per capire chi cerchi esattamente e quali siano i bisogni. La scuola è ancora abbastanza distante dal capire i bisogni formativi e a sviluppare quanto serve per arrivare al posto fisso».

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