Il parchimetro alle Torbiere
finisce nell’occhio del ciclone

Il parcheggio vicino alle Torbiere è a pagamento. Ma è polemica
Il parcheggio vicino alle Torbiere è a pagamento. Ma è polemica
Il parcheggio vicino alle Torbiere è a pagamento. Ma è polemica
Il parcheggio vicino alle Torbiere è a pagamento. Ma è polemica

«Che senso ha andare avanti se gli svantaggi superano abbondantemente i benefici? Non lo sappiamo. Forse siamo ingenui e non capiamo la morale di questa storia».

Così si esprime la Lista civica Provaglio, Provezze e Fantecolo, in minoranza nel Consiglio comunale, contestando la scelta di rendere a pagamento i parcheggi in zona Monastero, all’ingresso delle Torbiere.

«L’obiettivo dell’Amministrazione era l’aumento delle entrate per il Comune. Questa era la previsione: 50 mila euro di incasso per la ditta che gestisce il servizio, di cui il 35% (17500 euro) al Comune. Se fosse andata leggermente peggio, al Comune spettava comunque 15 mila euro. Non eravamo d’accordo - ribadisce la minoranza -. Dicevamo: confondete la valorizzazione turistica del paese con la monetizzazione del turismo che c’è. Il rischio è di disincentivare i turisti a venire a Provaglio».

IL TIMORE è di un effetto boomerang: «Se ci sono altri luoghi, nei Comuni vicini, da cui accedere alle torbiere, perché pagare? L’altro rischio - aggiunge la minoranza - è di complicare la vita alle attività industriali e commerciali i cui dipendenti o clienti utilizzano il posteggio».

POI ALTRI CONTI: «L’opinione delle minoranze conta quello che conta e i parcheggi a pagamento furono introdotti per un periodo di sperimentazione da aprile a dicembre 2016.Ora che il periodo di sperimentazione è terminato - scrivono - è tempo di tirare le somme. La ditta che ha gestito il parcheggio ha incassato 12.052 euro dagli scassettamenti dei parchimetri (periodo di Christo escluso: era un’altra gestione) e ha sostenuto costi per 14.921. Ora l’Amministrazione comunale ha appaltato la gestione del servizio per ulteriori 3 anni. Questa volta la nuova ditta non deve riconoscere alcun importo fisso al Comune, ma una percentuale. Per incassi fino a 25 mila euro il 25%, per incassi fino a 40 mila euro il 40% e per incassi oltre 40 mila 50%. L’Amministrazione comunale stima un incasso annuale di 25 mila euro. Come faccia a ottenere questa stima a partire dai dati di quest’anno (circa 12 mila in circa 8 mesi) non si capisce davvero, ma ammettiamo che la cifra sia verosimile e che quindi il Comune incassi 6.250 euro: ne vale la pena?». F.SCO.

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