L’addio ad Antonio dopo cento giorni

La vittima, Antonio Formica
La vittima, Antonio Formica
La vittima, Antonio Formica
La vittima, Antonio Formica

La salma di Antonio Formica ha finalmente fatto ritorno a casa: con un ritardo di cinque lunghi giorni di dolorosa attesa, i suoi familiari hanno potuto riabbracciare il loro caro, deceduto dopo 95 giorni di agonia, nella notte tra giovedì e venerdì scorso, nelle strutture del «Don Gnocchi» di Rovato. Antonio era rimasto coinvolto in un terribile incidente sulla ex provinciale 510, in territorio di Pisogne, all’interno della Galleria Trentapassi: l’auto sulla quale viaggiava insieme ai nipotini ed al figlio Fabio si scontrò contro un Suv. Venne trasportato con estrema urgenza al Civile di Brescia ricoverato per un trauma cranico importante, oltre ad altre fratture e contusioni.

Era il 15 gennaio: sono passati cento giorni. Tre mesi e più di attesa, speranza e dolore per i figli, Fabio, Desire ed Antonella, per la moglie Rosangela e i tanti amiici.

Antonio era molto conosciuto in paese, grazie al suo lavoro come vigile urbano ed alla sua attività nel mondo del volontariato: fu consigliere comunale ed assessore allo Sport, presidente e fondatore della Polisportiva Maronese, presidente della Pro Loco Centro Lago.

«Una persona su cui si poteva contare in ogni occasione - ricordano gli amici - che metteva a disposizione tutto se stesso per aiutare, soprattutto gli anziani».

«Un aiuto di cui sentiremo la mancanza - aveva sottolineato il sindaco Alessio Rinaldi - insostituibile nel terzo settore: sempre pronto a dare una mano, sia che si trattasse del trasporto selle persone diversamente abili o di fare compagnia al Centro anziani del paese».

La sua salma riposa ora all’interno della Sala del Commiato, nei pressi della Chiesa Parrocchiale di Marone, dove stasera verrà celebrata la veglia funebre. Venerdì, nel pomeriggio, i funerali: Antonio riposerà in pace nel cimitero di Vello. AL.ROM.

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