L’albergo si farà
ma quel progetto
deve essere rivisto

L’albergo previsto in via Camontaro, a Sulzano, potrà essere realizzato. A determinate condizioni, però. Così ha deciso il Tar di Brescia che ha accolto parzialmente il ricorso presentato dall’Immobiliare Camontaro snc di Matteo Caldinelli, proprietario del ristorante «La Pernice», e ha annullato i dinieghi formulati sia dal Comune nel 2016 che dalla Soprintendenza nel 2015.

Tutto dovrà ripartire dal parere negativo espresso il 15 luglio 2015 dalla Commissione per il paesaggio, che ha sì evidenziato i profili critici del progetto, ma ha indicato pure le possibili soluzioni.

«In effetti - si legge nella sentenza - il parere della Commissione è solo formalmente negativo, perché il giudizio è reversibile una volta che le criticità siano state rimosse. Sostanzialmente, quindi, è un parere favorevole con prescrizioni». Le indicazioni desumibili dal parere della Commissione per il paesaggio, spiegano i giudici del Tar, «sono ragionevoli, in quanto possono efficacemente ridurre l’impatto visivo dell’edificio e migliorarne la qualità complessiva, senza imporre oneri eccessivamente gravosi al proprietario. In particolare, la movimentazione altimetrica dei volumi, l’inserimento di giardini pensili e la riduzione della quota dei piani fuori terra sono soluzioni idonee a evitare che la nuova costruzione sia percepita, a distanza, come un antiestetico blocco cementizio».

L’idea di affiancare una struttura alberghiera con piscina al ristorante «La Pernice», su una vicina area di 5.614 mq, data dal 2001. Allora il piano di lottizzazione proposto da Caldinelli ottenne l’autorizzazione paesistica, mentre la Soprintendenza non esercitò il potere di annullamento. Negli anni, nel rispetto delle previsioni pianificatorie, Caldinelli ha eseguito le opere di urbanizzazione e realizzato la piscina, aperta al pubblico. Allo scopo di completare il suo programma, nel 2015 egli ha chiesto il rilascio di un nuovo permesso di costruire. La relativa autorizzazione paesistica gli è stata negata. La costruzione prevista è di due piani fuori terra e due piani interrati. La recente revisione del Pgt ha confermato i volumi in precedenza concessi. Il Tar ribadisce: Caldinelli non perde i diritti edificatori acquisiti, solo l’interesse paesistico deve essere salvaguardato attraverso prescrizioni. Il termine per concludere il riesame del progetto è stato fissato dal Tar in 6 mesi. G.Z.

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