L’aumento delle tariffe
spegne le lampade votive

A Passirano, come ovunque, la crisi morde forte e determina a volte scelte che solo alcuni anni fa sarebbero state impensabili. Si pensi così che a causa del costo elevato delle lampade votive molte persone stanno chiedendo la disattivazione dell’utenza cimiteriale. Insomma diventa difficile anche tenere accesa la lucina ai propri cari.

Una situazione che fa riflettere e che non può lasciare indifferente chi gestisce la cosa pubblica. Il sindaco Francesco Pasini ha scritto ai suoi concittadini una lettera aperta. «Chiedo qualche minuto di attenzione per questa comunicazione in riferimento al costo delle lampade votive cimiteriali e, più in generale, delle operazioni cimiteriali - scrive il primo cittadino - ho appreso infatti con dispiacere che molte persone stanno chiedendo la disattivazione dell’utenza relativa alle lampade votive al cimitero. Il costo delle lampade e delle operazioni cimiteriali (inumazioni ed esumazioni, tumulazioni ed estumulazioni etc.) è stato deciso dall’Amministrazione comunale il 13 luglio 2011, dopo numerosi anni in cui i costi non venivano aumentati. Questo aumento, anche considerevole, - spiega il primo cittadino - consente di sostenere non solo il costo delle operazioni suddette (e della corrente elettrica per le lampade votive), ma anche il costo per la realizzazione dell’ampliamento dei tre cimiteri comunali. In sostanza, i cittadini, attualmente, stanno pagando non solo i servizi di cui godono, ma anche il costo per la realizzazione dell’ampliamento dei cimiteri. Preciso inoltre che, ad oggi, l’Amministrazione sta facendo le opportune valutazioni in merito alla necessità di realizzare l’ampliamento del cimitero di Passirano (è possibile che il progetto iniziale debba essere ridimensionato); una volta che avremo chiaro il quadro della situazione, potremo decidere come mi auguro di ridurre il costo quanto meno delle lampade votive».F.SCO.

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