Marone, primi calci nel nuovo «Stadium»

di Alessandro Romele
Taglio del nastro e benedizione per il nuovo centro sportivo
Taglio del nastro e benedizione per il nuovo centro sportivo
Taglio del nastro e benedizione per il nuovo centro sportivo
Taglio del nastro e benedizione per il nuovo centro sportivo

Torna in campo tra applausi e sorrisi Marone, che ha inaugurato del riqualificato campo di calcio a 7 giocatori, di proprietà della Parrocchia, ma gestito grazie a un accordo dalla Polisportiva. UN SOGNO che si realizza, e che soprattutto ha visto partecipare diverse realtà, proprio come in una squadra di calcio vincente. Di 123mila euro la spesa sostenuta da Amministrazione comunale, Provincia di Brescia, Parrocchia, Polisportiva e diversi sponsor privati tra cui la Dolomite Franchi, per stendere il manto in erba sintetica, allargare il campo e adeguarlo alle normative vigenti, posizionare le reti di recinzione, le panchine e le tribune, oltre che mettere mano all’illuminazione per il risparmio energetico. Da sabato pomeriggio, la struttura è stata intitolata ad una persona speciale, che ora non c’è più: «Bruno Tolotti - spiega il primo Cittadino Alessio Rinaldi - non è più con noi da due anni, ma il suo messaggio è ancora vivo nella nostra comunità. Era un grande educatore, oltre che un allenatore. Con lui sono cresciuti decine di piccoli calciatori e sono state diverse le generazioni che con lui hanno lavorato ed hanno tirato i primi calci al pallone proprio su questo campo. Era doveroso, da parte nostra, ricordarlo in questo modo». LA POLISPORTIVA però, non si è fermata, ma in pieno spirito solidaristico e di grande volontariato, ha deciso di mettere mano anche all’area dei vecchi spogliatoi, che da ora in poi sarà dedicata ad un altro personaggio maronese: Antonio Formica, che dell’associazione fu tra i fondatori nel lontano 1975. «Una persona fondamentale per il percorso della Polisportiva - ha sottolineato Omar Zanotti, consigliere del sodalizio -: in suo onore, abbiamo scelto di ristrutturare i vecchi locali per farci la nostra sede oltre che un luogo di ritrovo e di aggregazione, soprattutto per i più piccoli. Qui, i nostri piccoli daranno luogo al “terzo tempo” nel post partita». Il taglio del nastro si è svolto sabato nel tardo pomeriggio. Il parroco don Fausto Manenti ha benedetto le nuove strutture, mentre alle 20 si è disputata la partita inaugurale. E adesso il nuovo stadio è realtà. •

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