Oli domestici
La raccolta
ormai viaggia
a gonfie vele

Da problema a risorsa. Viaggia a gonfie vele la raccolta degli oli domestici esausti avviata un anno fa dal Comune di Chiari. Un servizio sperimentale nelle intenzioni che strada facendo è invece diventato il fiore all'occhiello del progetto differenziata, facendo registrare un +600% nel conferimento rispetto alle quantità prima conferite alla sola postazione dell'isola ecologica. In tutto sono state avviate al riciclo 6,3 tonnellate di oli domestici, per un totale di 2000 euro incassati dal Comune. Una piccola cifra ma significativa se si pensa che i costi di smaltimento stanno a zero e che il costo per la sistemazione delle sette campane di raccolta è stato coperto dall'azienda di Modena che si è aggiudicata il servizio.

«CREDIAMO di essere un Comune pilota in questo senso - ha commentato l'assessore all'ambiente Domenico Codoni - come pure di avere portato anche nell'Ovest una coscienza dell'olio come risorsa: già il Comune di Palazzolo e alcune Amministrazioni della Bassa ci hanno contattato per approfondire il funzionamento di tale raccolta. Abbiamo lavorato con la determinazione di un'impresa, cercando vari operatori».M.MA.

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