Sull’acqua
parte il ricorso
al Consiglio
di Stato

Il sindaco Alessio Rinaldi
Il sindaco Alessio Rinaldi
Il sindaco Alessio Rinaldi
Il sindaco Alessio Rinaldi

Marone passa alla controffensiva per difendere la «sua» acqua. Assistita dall’avvocato Paolo Sabbioni, la cittadina ha infatti presentato ricorso al Consiglio di Stato avverso la pronuncia con la quale il Tar, nel marzo scorso, aveva negato la possibilità di proseguire la gestione in house dell’acquedotto e di uno spezzone di fognatura in comune con quella che scende da Zone.

ANCORA UNA VOLTA il sindaco Alessio Rinaldi e i suoi collaboratori, confortati dal sostegno di entrambe le minoranze consiliari, hanno inteso così riaffermare la volontà condivisa di continuare a gestire in forma autonoma, per il tramite della società municipalizzata Sebino Servizi, il ciclo idrico integrato.

«Alle inefficienze contestateci dall’Ufficio d’Ambito e acquisite dal Tar in corso di causa, si può rimediare con investimenti nemmeno troppo onerosi, mentre i punti a nostro favore riguardano questioni decisive come la disponibilità, in aree di pregio, di sorgenti di qualità», sostiene il sindaco Rinaldi.

Il piano di investimenti in questione prevede la posa di misuratori alle opere di presa, il cambio periodico dei contatori e l’installazione di apparecchi di telecontrollo sugli sfioratori a lago. Marone, nel frattempo, si è schierato a fianco del comitato referendario «Brescia acqua bene comune», contrario all’ingresso dei privati nell’azienda Acque Bresciane srl. G.Z.

Suggerimenti