Traballa la Giunta di Capriolo

di G.C.C.
Il sindaco Luigi Vezzoli
Il sindaco Luigi Vezzoli
Il sindaco Luigi Vezzoli
Il sindaco Luigi Vezzoli

Venti di crisi dopo la doppia sconfitta in consiglio della maggioranza leghista di Capriolo? Giovedì, assente Andrea Salogni, candidato sindaco da «Capriolo ri-parte», vicino a FdI, che da tre anni assicura il voto decisivo al sindaco Luigi Vezzoli, le minoranze con sei voti hanno bocciato variazione di bilancio e nomina del nuovo revisore dei conti. Vezzoli (Lega), eletto sindaco con la civica «Onestà per Capriolo», ha preso atto della sconfitta accusando il suo ex vicesindaco e assessore al bilancio Clem Salogni di avere tradito sia il programma che l’Associazione Pensionati di cui è presidente, a cui la variazione erogava 15mila euro. La seduta si è conclusa alle 23,30, quando il sindaco, bocciata la variazione, ha preso atto di non disporre dei voti per la nomina del revisore che la segretaria ha dichiarato indispensabile per gli atti amministrativi. Le minoranze, astenendosi, hanno consentito l’approvazione del piano per il diritto allo studio - criticando il taglio alle borse per i meritevoli - per non creare difficoltà alle scuola a metà dell’anno scolastico. Hanno invece bocciato i progetti finanziati dalla variazione di 800mila euro dichiarandoli improvvisati per esigenze elettorali. Amedeo Lunardi e Gianluca Ravelli, Pd, hanno criticato gli stanziamenti di oltre 350 mila euro per asfaltature e l’acquisto di due Subaru e attrezzature per controllare la velocità per la Polizia locale, lamentando che per quattro anni non si è fatto nulla per la manutenzione delle strade e per la loro sicurezza. Salogni ha definito «imbarazzante la logica della maggioranza, che pretendeva il mio voto per una variazione di 666 mila euro per opere pubbliche mai illustrate, e l’incarico ad un legale per il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che impone di modificare la zonizzazione acustica dell’area industriale». Vezzoli, al telefono ha poi annunciato: «Riconvocherò il consiglio al più presto, non mi arrendo a chi ci ha tradito». Ma a sei mesi dalle amministrative la bocciatura peserà sulla campagna elettorale per la maggioranza leghista che dipende dal voto di Andrea Salogni, che nel 2014 si presentò contro la loro lista. •

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