Sono in distribuzione in questi giorni al bar «La Caffetteria», alla stazione di servizio Esso e all’Ortogiardino di Conche, a Sale Marasino, i semi tratti dalla cucurbitacea di 678 kg - solo 24 chili in meno del record italiano di 702 - con cui lo scorso anno Gabriele Bartoli di Novellara conquistò scettro e corona di Re di Zuccolandia.
Si apre, così, la disfida nazionale delle zucche 2017, giunta alla sua 34esima edizione e organizzata come le precedenti dal Club Maspiano. Quest’anno l’ora della verità scoccherà domenica 10 settembre, quando l’ago della bilancia emetterà il suo inappellabile verdetto.
Nel mezzo 150 giorni nient’affatto riposanti per gli aspiranti alla vittoria: non fossero sorretti da una passione sconfinata, non ce la farebbero a superare i momenti di ansia e la tensione e lo stress che coltivare una zucca comporta.
Parassiti, grandinate, insidie di vario tipo sono sempre in agguato: bisogna sempre stare sul chi vive. Ecco perché, anche stavolta, il Club Maspiano ha voluto venire in soccorso dei concorrenti allegando alla bustina di semi un foglietto contenente le istruzioni per l’uso e le relative tecniche di coltivazione. In estrema sintesi: semina a fine aprile (luna calante), cura quasi maniacale delle foglie, potature drastiche dei frutti precoci, terreno umido ma non infradiciato, letame d’annata (minimo 4 anni) e... dita incrociate. È grazie al Club Maspiano che, anno dopo anno, la competizione ha preso quota e adesso ha per orizzonte il territorio nazionale.
Un Club piccolo ma prestigioso: è annoverato tra i soci della «Great Pumpkin Commonwealth», che ha sede in Canada e raggruppa numerosi club mondiali di coltivatori di cucurbitacee giganti. Proprio nei giorni scorsi il Club Maspiano ha rinnovato il consiglio direttivo. Presidente del sodalizio è stato eletto con voti unanimi Paolo Alberti, vicepresidente Tiziano Borghesi, consiglieri Silvestro Toselli, Giuseppe Guerini, Domenico Turelli, Tarcisio Buffoli e Giuseppa Turelli. G.Z.