A Ossimo Superiore si inaugura una nuova stagione dei servizi

di Claudia Venturelli
Una delle vie interessate dai cantieri per i sottoservizi
Una delle vie interessate dai cantieri per i sottoservizi
Una delle vie interessate dai cantieri per i sottoservizi
Una delle vie interessate dai cantieri per i sottoservizi

Ossimo Superiore entra a piedi pari nel futuro con una stagione di cantieri con l’obiettivo della modernizzazione. Pur rimanendo ben ancorato alla sua storia e alle sue tradizioni, l’abitato più «alto» del Comune si immagina più a basso impatto, più smart e con servizi efficienti. Una rivoluzione neanche tanto piccola considerando le dimensioni complessive del paese. Un cambio profondo che sta per riguardare cinque vie, tra cui quelle principali che si snodano da piazza Roma, dove ha sede il palazzo del municipio; cinque arterie che saranno interessate da un importante intervento di sostituzione dei vecchi sottoservizi. Per questo salto nella modernità sarà necessario investire 250 mila euro, e il 75% della somma è rappresentato da contributi degli enti, superiori, ovvero Regione e Comunità montana: «Finalmente, è il caso di dirlo - commenta il sindaco Cristian Farisè -, erano almeno settant’anni che non si metteva mano alle reti tecnologiche. In questa occasione ci occuperemo anche dei sottoservizi, ovvero dell’acquedotto, della fognatura, della predisposizione per il passaggio in sotterranea dei cavi dell’illuminazione pubblica e dell’alimentazione privata per le case. È prevista anche la predisposizione dei passaggi per la fibra ottica». SI TRATTERÀ di lavori che pochi vedranno, se non in fase di realizzazione, ma che sono i più importanti per far funzionare un paese. Risentiranno del disagio le vie Mignone, Borno-Lozio, Cesare Battisti, San Gervasio e Fonte Minerale. In questa fase l’amministrazione chiede alla popolazione «fin da ora pazienza per i disagi che andremo a creare, indispensabili per realizzare le opere, come la chiusura al traffico di alcune vie e l’interruzione dell’acquedotto civico. Noi cercheremo di lavorare in coscienza e con dedizione». L’idea è quella di unificare il territorio e guarda all’Altopiano del Sole nel suo complesso. Se ancora non ci si riesce ufficialmente con le fusioni (Lozio ha rimandato al mittente la proposta), si prova con l’arredo urbano e l’offerta di servizi. Parte Ossimo, ma presto arriveranno anche sul resto dell’altopiano le stazioni di bike sharing e le colonnine per la ricarica di auto, moto e bici elettriche: «Mi piace l’idea territoriale - chiude Farisè - e credo che per offrire un territorio omogeneo dobbiamo svilupparci insieme». Una speranza e un appello, anche in vista delle elezioni amministrative che a giugno coinvolgeranno il Comune dirimpettaio. •

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