Artogne, il sindaco debutta senza il Carroccio

di Domenico Benzoni
Artogne: il giuramento del neosindaco Barbara   Bonicelli
Artogne: il giuramento del neosindaco Barbara Bonicelli
Artogne: il giuramento del neosindaco Barbara   Bonicelli
Artogne: il giuramento del neosindaco Barbara Bonicelli

C’era un pubblico delle grandi occasioni giovedì sera nella sala assemblee del municipio di Artogne. Quello che si fa vedere in massa a ogni insediamento del consiglio con relativo giuramento del primo cittadino, ma che poi si squaglia per un quinquennio. Salvo apparire quando scoppia qualche polemica o in poche altre occasioni.

SEDUTA sulla poltrona più importante la sindaca Barbara Bonicelli, che dopo aver varcato per la prima volta la sala consiliare ha giurato fedeltà alla Repubblica, prima di procedere alla presentazione delle linee programmatiche. Al suo fianco il vice Fabio Cantoni della Lega nord e gli altri tre che andranno a formare la Giunta. Per l’esponente leghista la delega a Turismo giovani e sport; le questioni legate a Cultura, istruzione e biblioteca saranno appannaggio di Eleonora Fontana; Giuseppe Andreoli riprende in mano i Lavori pubblici, mentre toccherà a Gualtiero Cotti Cometti curarsi di Bilancio e programmazione economica. L’Assistenza e i servizi sociali rimangono nelle mani del sindaco.

C’era un’assenza significativa nel pubblico: quella del segretario della Lega nord di Artogne Giuseppe Quetti, che ha condotto in prima persona le trattative pre elettorali. Interpellato sulla formazione della nuova Giunta comunale si limita a un «no comment». Segno di insoddisfazione per qualcosa che non è andato nel verso sperato? Lo si dovrebbe scoprire presto, anche se per ora Quetti si limita a dire che attende la nuova amministrazione alla prova dei fatti.

Nel presentare le linee programmatiche, Bonicelli ha assicurato che porterà avanti l’incarico «con impegno, perseveranza e costanza, cercando tutte le condizioni per risolvere i problemi che di volta in volta si incontreranno».

Le ha risposto dai banchi dell’opposizione il capogruppo di minoranza Attilio Ghirardelli, augurandole di dimostrarsi «responsabile nelle decisioni, tralasciando tornaconti familiari o particolari, perchè tutti gli artognesi hanno diritto allo stesso trattamento». E di problemi ce ne sono sul tappeto; a partire da quelli legati al fallimento di Alpiaz, tema affrontato in municipio proprio lo stesso giorno dell’insediamento del consiglio comunale alla presenza dei comuni dell’Unione della bassa Valle, enti comprensoriali, curatela e qualche imprenditore che vorrebbe riportare in vita la stazione.

Senza dimenticare il bilancio di previsione da redigere (ne parliamo a fianco), caratterizzato da crediti non incassati che nel consuntivo 2015 si attestavano attorno a un milione e 600 mila euro con almeno 337.059 classificati come di dubbia esigibilità.

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