Con la nuova piscina Breno si tuffa nel futuro

di Luciano Ranzanici
In una simulazione grafica l’aspetto che avrà la nuova piscina
In una simulazione grafica l’aspetto che avrà la nuova piscina
In una simulazione grafica l’aspetto che avrà la nuova piscina
In una simulazione grafica l’aspetto che avrà la nuova piscina

Ci sono interesse, curiosità e qualche immancabile mugugno. Per un’opera, l’attesa e sospirata piscina, che a Breno tiene banco da tempo immemore e che è destinata a lasciare il segno sulla parte conclusiva del quinquennio bis del sindaco Sandro Farisoglio. Secondo il cronoprogramma illustrato dal primo cittadino nel corso del recente incontro di metà mandato, l’impianto sarà realizzato tra il prossimo anno e il 2019 e sarà il più «costoso» tra le quattro maxi opere in cantiere: l’ascensore per il castello, la nuova piazza Mercato, il rilancio del cinema Giardino e appunto la piscina. Che come le altre sarà finanziata totalmente, per 2,9 milioni di euro, dai benedetti fondi destinati ai comuni di confine.

IL PROGETTO. Ma come sarà strutturato l’impianto a servizio della media valle, che verrà edificato tra il cimitero e la caserma dei carabinieri? Saranno due le vasche a disposizione: una per grandi e piccini e la seconda destinata ad attività terapeutiche e riabilitative. Gli spogliatoi, i magazzini, uno spazio svago riservato a pizzeria e bar e una palestra per attività fisiche (riabilitative e del benessere) completeranno poi i servizi interni, mentre all’esterno funzionerà un solarium. Una cinquantina di posti auto verranno poi realizzati nelle dirette adiacenze.

LA COLLOCAZIONE. Ma perché realizzare la piscina tra il cimitero e la caserma dei carabinieri? Nelle schede a corredo della pratica presentata a suo tempo dal Comune per l’ammissione al contributo, si parla di posizione «estremamente funzionale ai poli ricettivi presenti sul territorio di Breno». Il riferimento è ovviamente alle scuole, i vicinissimi Liceo Golgi e Tassara-Ghislandi con i loro 2500 studenti, oltre al personale docente e non, all’Asst Valle Camonica con i suoi ambulatori, alla Rsa Celeri, alla cooperativa sociale Arcobaleno e alla stessa caserma dei carabinieri con un gran numero di militari. La centralità di Breno in valle renderebbe poi facilmente accessibile la piscina all’utenza dei paesi vicini, almeno da Cedegolo a Cividate, tenendo conto che gli impianti natatori attualmente in attività sono quelli di Darfo ed Edolo.

TEMPI E MODI. In ordine di tempo non sarà comunque questa la prima delle opere pubbliche ai nastri di partenza poiché, sempre secondo il cronoprogramma presentato dal sindaco, tra quest’anno e il prossimo sarà completato l’intervento sul cinema-teatro Giardino, con una capienza di 370 posti (è assistito da un contributo di un 1 milione di euro), al quale faranno seguito (tra il 2018 e il 2019) l’ascensore dal centro storico al castello (1 milione di euro) e il rifacimento di piazza Mercato, con la realizzazione del parcheggio interrato (1 milione e 100.000 euro).

Opere destinate a cambiare volto a Breno e, nelle intenzioni della giunta Farisoglio, a ridisegnare il futuro.

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