Cultura e turismo, nasce l’ente unico

I parchi archeologici e le incisioni rupestri al centro del progetto
I parchi archeologici e le incisioni rupestri al centro del progetto
I parchi archeologici e le incisioni rupestri al centro del progetto
I parchi archeologici e le incisioni rupestri al centro del progetto

Il mandato è stato conferito e presto inizierà l’iter che porterà alla costituzione della Fondazione che sarà poi chiamata a gestire in modo integrato il patrimonio culturale della Valcamonica, a partire dalle incisioni rupestri presenti in otto parchi archeologici. Come presidente del direttivo costituente i 50 fondatori del comitato promotore hanno scelto Alberto Piantoni, amministratore delegato di 1000 Miglia Srl e già nel medesimo ruolo in Richard Ginori, Bialetti e Trussardi. Nel ruolo di consiglieri Ugo Calzoni, già responsabile relazioni esterne del gruppo Lucchini, Giancarlo Maculotti, presidente del circolo Ghislandi, Dino Martinazoli, consulente d’azienda, Gaia Monchieri, amministratore delegato di Forge Monchieri, e ovviamente due figure istituzionali come quelle di Simona Ferrarini, presidente del Distretto Culturale, e Sergio Bonomelli, presidente del gruppo istituzionale di coordinamento del sito Unesco camuno. Insomma, una rosa di nomi che rappresenta il mondo della cultura e della scuola, del terzo settore e delle associazioni, ma anche dell’imprenditoria e dell’industria, in risposta all’invito a partecipare rivolto dall’assessore alla Cultura in Comunità Montana Ferrarini e dal presidente del Gic Bonomelli, con l’avallo del presidente comunitario Oliviero Valzelli. NEL CORSO dell’assemblea i presenti hanno provveduto alla costituzione del comitato promotore, che con tutti i crismi dell’ufficialità, approvato lo statuto, è stato sancito con atto notarile steso dal dottor Giorgio Cemmi. I sette componenti del direttivo dovranno ora realizzare «un progetto di dettaglio» che entro il 31 dicembre porterà alla costituzione della Fondazione (pare che il cronoprogramma sia in accelerazione prevedendo tempi ben più brevi), in grado di individuare in autonomia le fonti di finanziamento. Simona Ferrarini spiega: «La Fondazione dovrà integrare le molteplicità dell’offerta culturale e turistica della Valle Camonica in una proposta, anche gestionale e operativa, che coniughi gli innegabili doveri di conservazione con gli obiettivi di valorizzazione e fruizione del patrimonio, favorendo processi integrati di sviluppo economico e territoriale, anche attraverso un significativo incremento dei visitatori». • L.RAN. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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