Da Ossimo a Paspardo una scia di devastazioni

di C.VEN.
Il ponte sull’Oglio all’ingresso di Cividate: l’onda di piena è passata
Il ponte sull’Oglio all’ingresso di Cividate: l’onda di piena è passata
Il ponte sull’Oglio all’ingresso di Cividate: l’onda di piena è passata
Il ponte sull’Oglio all’ingresso di Cividate: l’onda di piena è passata

Di nuovo tutti in classe. La Valle torna lentamente alla normalità e le scuole, dopo lo stop imposto dai comuni di Darfo, Angolo, Berzo Demo, Cedegolo, Edolo, Malonno, Ponte di Legno, Saviore, Sellero e Sonico nella giornata di ieri, hanno riaperto questa mattina i cancelli. LA NOTTE tra lunedì e martedì è stata di lavoro e di paura. L’Oglio è stato il sorvegliato speciale numero uno, anche se sono stati i suoi affluenti a dare i problemi maggiori. È il caso del Grigna, che si è mangiato parte della ciclabile a Esine, e del torrente Figna a Nadro di Ceto. Non è andata tanto meglio sull’Altopiano del Sole: chiusa la strada che porta a Prave (Angolo) da Borno per il cedimento della carreggiata, e chiusa via Aldo Moro a Ossimo per una frana. Disagi pesanti anche sulla strada per Bazena da Bienno, dove in più punti ramaglie e tronchi sono caduti sull’asfalto. Danni anche a Paspardo, «la strada per Zumella non esiste più», spiega il sindaco Fabio de Pedro. Danni anche ad alcune cascine in quota. I lavori urgenti sono tantissimi e già sono partite le richieste a Regione Lombardia perché se ne faccia parzialmente carico. Oltre all’acqua, devastante anche l’azione del forte vento. Passata infatti l’onda di piena dell’Oglio a Montecchio, registrata alle 21.30, l’attenzione si è spostata sugli alberi caduti e sui danni ai tetti. Tutti i comuni sono alle prese con tronchi che hanno ceduto di schianto, cadendo anche su automobili (come successo a Darfo), ramaglie e tegole per strada. Scoperchiati alcuni tetti, come nel caso della Riva Acciai di Cerveno e black-out in molte zone dall’alta alla bassa valle, alcuni risolti solo ieri mattina grazie ai tecnici di Enel.

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