Dramma sotto la croce, assolti due sacerdoti

Sono stati assolti per non aver commesso il fatto don Santo Chiapparini e monsignor Ivo Panteghini, finiti a processo assieme ad altre cinque persone per il crollo della croce di Job che nel 2014,a Cevo, travolse e uccise Marco Gusmini. Anche per i due religiosi la pesante accusa era di omessa manutenzione e omicidio colposo. Per loro il giudizio abbreviato si è concluso ieri con una sentenza che ha confermato gli auspici del loro legale, l'avvocato Gerardo Milani. «Sono ovviamente soddisfatti e sollevati da un'angoscia morale. Certamente il dramma, per loro che hanno scelto la cura delle anime, è stato vissuto in maniera intensa e il pensiero di avere delle colpe è stato un fardello pesante. Senza nulla togliere alla gravità del fatto, i miei assistiti sono stati definitivamente sollevati da una responsabilità che non avevano. Fin tanto che sono rimasti nel consiglio di amministrazione dell'associazione «Croce del Papa» - dal 2004 al 2009 - spiega Milani, hanno fatto tutto quanto in loro dovere». L'AVVOCATO confidava nel fatto che ai due sacerdoti fosse riservato il medesimo trattamento di Mauro Bazzana, l'ex primo cittadino (ai tempi presidente dell'associazione) assolto con formula piena. E così è stato. Bisognerà attendere la fine di aprile, invece, per la conclusione dell'altro ramo giudiziario, il dibattimento che si sta celebrando davanti al giudice Riccardo Moreschi e che vede al banco degli imputati Marco Maffessoli, presidente dell'associazione culturale «Croce del Papa», i consiglieri Elsa Belotti e Bortolino Balotti, don Filippo Stefani e Renato Zanoni, il progettista incaricato di effettuare le opere necessarie per collocare la croce a Cevo nel 2005. Nell'udienza dello scorso 19 febbraio i consulenti tecnici del pm Cati Bressanelli hanno affrontato il tema della solidità e della manutenzione del manufatto ideato da Enrico Job e realizzato dalla Moretti Interholz per la visita di Giovanni Paolo II nel 1998. •