Edolo alle urne, Moles lavora a un’alternativa

di L.FEB.
L’assessore Luca CostaIl sindaco Luca Masneri
L’assessore Luca CostaIl sindaco Luca Masneri
L’assessore Luca CostaIl sindaco Luca Masneri
L’assessore Luca CostaIl sindaco Luca Masneri

Scontata da tempo la ricandidatura del sindaco uscente Luca Masneri, a Edolo si lavora alacremente alla costruzione di una seconda lista. A guidarla sarà il giovane avvocato Ivan Moles (compirà 37 anni a maggio), dal 2014 sui banchi della minoranza e capogruppo di «Progetto Edolo» ai tempi di Vittorio Marniga. Moles sta cercando di coalizzare attorno a un progetto «inclusivo» tutte le realtà cittadine, con l’obiettivo prioritario di amministrare diversamente rispetto alla gestione Masneri. «Ho dato la mia disponibilità a guidare una lista civica e apartitica - spiega il candidato - perché il mio gruppo e io riteniamo doveroso costruire un’alternativa all’attuale compagine amministrativa. Vogliamo che la gente torni a essere al centro della vita politica e il fulcro della gestione amministrativa. La nostra squadra - aggiunge Moles - non avrà assolutamente bandiere né padrini politici, sarà un’aggregazione di persone che si rispecchiano in valori civici fondamentali, quali l’onestà, la trasparenza e la voglia di impegnarsi a fondo per il bene della comunità. Diciamo basta agli uomini soli al comando, come avvenuto negli ultimi cinque anni, vogliamo creare un gruppo coeso che sappia dialogare con la gente. Dopo cinque anni di demagogia e di faraonici progetti annunciati e mai realizzati, è necessario ripartire da concretezza, competenza e capacità». LA MAGGIORANZA. Le solite voci parlano dell’addio certo di un big, l’assessore all’agricoltura Luca Costa, di un altro abbandono, quello dell’assessore al turismo Ilenia Setola, e di almeno un altro paio di consiglieri intenzionati a non rimettersi in gioco. Al posto di Costa dovrebbe entrare in lista l’ex preside del Meneghini Silvio Moratti. Dopo un abboccamento infruttuoso con Masneri, la Lega è ferma al palo e non sembra propensa né a dar vita a una propria compagine, e neppure a sostenere ufficialmente un qualsiasi candidato. Da rendere conto infine delle velleità del Grande Nord, intenzionato a quanto pare a schierare come capolista un nome altisonante dal trascorso politico importante. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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