Frane, fango e detriti: la viabilità è ancora in tilt

di Luciano Ranzanici
Interrotta anche la linea ferroviaria che da Brescia porta a EdoloLa difficile situazione di Ceto: si lavora per il ripristino della viabilità
Interrotta anche la linea ferroviaria che da Brescia porta a EdoloLa difficile situazione di Ceto: si lavora per il ripristino della viabilità
Interrotta anche la linea ferroviaria che da Brescia porta a EdoloLa difficile situazione di Ceto: si lavora per il ripristino della viabilità
Interrotta anche la linea ferroviaria che da Brescia porta a EdoloLa difficile situazione di Ceto: si lavora per il ripristino della viabilità

Grave pericolo e strada chiusa. Da ieri non si transita più lungo la Provinciale 345 in territorio di Breno. Dopo un sopralluogo congiunto dei tecnici della Provincia e del direttore del Servizio Bonifica della Comunità Montana, Gian Battista Sangalli, è stata decisa l’interdizione al transito. Lo stop è stato dettato dall’estrema pericolosità del versante, che rimasto privo di piante a causa della tromba d’aria dell’altro giorno ha cominciato a scaricare grossi massi verso valle. La Provincia interverrà ora tempestivamente con un progetto di somma urgenza per arginare la difficile situazione. Intanto è stato vietato il transito a veicoli e pedoni fino a nuovo ordine sulla strada che dal bivio di Astrio sale in Bazena. SITUAZIONE difficilissima anche a Ceto, dove si lavora alacremente per ripristinare la viabilità lungo la ex SS 42 e per riattivare la linea ferroviaria interrotte da lunedì sera all’altezza del ponte sul torrente Figna. Per il ritorno alla normalità si dovrà attendere non meno di una settimana, il tempo che servirà per la sistemazione del ponte sotto al quale si era incastrato un grosso albero che ha poi provocato l’esondazione del Figna. Per la riattivazione della linea ferroviaria rimasta interrotta nel medesimo punto è atteso un mezzo speciale che svolga gli opportuni lavori sui binari. Per ora il servizio da Breno è effettuato con i pullman, mentre i veicoli devono percorrere la superstrada o circumnavigare il punto dell’esondazione salendo fino a Ceto e scendendo da Nadro fino all’ex SS 42. Nel frattempo i funzionari dello Ster hanno effettuato un sopralluogo con gli amministratori di Ceto per predisporre le schede danni da inviare in Regione. Il sindaco Marina Lanzetti: «Al più presto invieremo una dettagliata relazione alla Provincia e chiederemo la sistemazione dell’imbocco del torrente sulla Provinciale. Le esondazioni sono troppo frequenti anche a causa di quella strozzatura». Il vice sindaco Natale Gaudenzi parla dei danni: «Verranno finanziati dalla Regione gli interventi necessari alla messa in sicurezza dei vari punti oggetto di criticità, per un ammontare di circa 160.000 euro. È già in corso la progettazione sulla strada della Valpaghera - chiusa a causa di una frana nei pressi dei Ponti Lunghi - e ieri mattina sono iniziati i lavori di messa in sicurezza del versante franato, mentre si sta rimuovendo l’immensa mole di detriti che sono scesi a valle nella serata di lunedì». Ripulite le vie Donatori di Sangue e Tarsia a Nadro e da oggi scuole riaperte. •

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