Gli scialpinisti in festa:
torna la Val di Corteno

Scialpinismo: una immagine di repertorio della Val di Corteno
Scialpinismo: una immagine di repertorio della Val di Corteno
Scialpinismo: una immagine di repertorio della Val di Corteno
Scialpinismo: una immagine di repertorio della Val di Corteno

Un po’ di neve è fortunatamente arrivata a favorire la stagione dei raduni scialpinistici. Passata in archivio la 24esima edizione del Piz Trì di Malonno, domenica per la regia dell’Unione sportiva di Corteno Golgi sarà la volta della 22esima «Val di Corteno», in scena sull’altro versante del gruppo montuoso protagonista domenica scorsa del partecipato evento malonnese.

ATTRAVERSATO un breve periodo di stasi dopo i successi d’inizio millennio, negli ultimi anni la manifestazione ha visto crescere nuovamente il numero dei partecipanti. Il percorso totalmente innevato si sviluppa dai mille metri di quota del paese che ha dato i natali al premio Nobel fino ai 2.385 metri di altitudine del Corno Barbione per i più allenati; gli altri potranno fermarsi 400 metri più in basso, a malga Barbione, dove come sempre gli organizzatori allestiranno un fornitissimo ristoro.

Alcuni tratti della salita sono abbastanza impegnativi e metteranno a dura prova i garretti degli scialpinisti e di quanti decideranno di partecipare con le racchette da neve. A far dimenticare la fatica a tutti ci penserà la bella, lunga e panoramica discesa fino al punto di partenza. La giornata all’aria aperta si chiuderà col pranzo e con l’estrazione dei numeri vincenti della lotteria.

Iscrizioni (30 euro la quota richiesta comprensiva di ristoro, pranzo e gadget) e informazioni attraverso www.uscorteno.it/eventi/raduno-scialpinistico/ Marniga Dina, il 349 1680911 o www.radunidivallecamonica.it. Il ritrovo è fissato dalle 6 nel centro sportivo San Martino (a pochi passi dal municipio) dove ci si potrà anche iscrivere all’ultimo minuto. Partenze a partire dalle 7,15.

Nel primo pomeriggio il pranzo nel ristorante Parco di Corteno. Gli organizzatori consigliano di portare nello zaino l’attrezzatura minima per far fronte al malaugurato distacco di una valanga: artva, sonda e pala. L.FEBB.

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