Graffiti aperti ai disabili Il progetto camuno vola e incassa un nuovo premio

di L.RAN.
Graffiti camuni: una parte è oggi senza barriere architettoniche
Graffiti camuni: una parte è oggi senza barriere architettoniche
Graffiti camuni: una parte è oggi senza barriere architettoniche
Graffiti camuni: una parte è oggi senza barriere architettoniche

Per anni la promozione è stata carente, o comunque poco convincente. Poi, finalmente, la politica gestionale dell’immenso patrimonio archeologico camuno, i graffiti rupestri inseriti (primo caso italiano) nella lista del Patrimonio dell’umanità Unesco, ha fatto un salto di qualità. Tanto da ipotizzare e realizzare parchi archeologici accessibili in tutto o in parte anche alle persone svantaggiate. È andata benissimo, e a testimoniare il successo di «A ciascuno il suo passo» è arrivato un nuovo riconoscimento. Tutto era iniziato due anni fa, quando lo scrittore londinese in carrozzina George Hornby, accompagnato dalla madre Simonetta Agnello, scrittrice di successo di origine siciliana, visitando il Parco archeologico nazionale di Naquane consigliò di rendere possibile anche ai disabili la scoperta delle rocce incise. Ascoltandolo, il Distretto culturale ha avviato un progetto tematico, che realizzato nell’arco di un paio d’anni, consente oggi ai diversamente abili di accedere a molte superfici graffite. La novità ha già ottenuto alcuni prestigiosi riconoscimenti, e giovedì scorso, a Roma, Sergio Bonomelli ne ha ritirato un altro nell’ambito del «Premio nazionale del paesaggio» lanciato dal ministero dei Beni culturali per «l’attuazione di strategie di inclusione sociale». A ciascuno il suo passo, che ha ottenuto fondi dalla Regione e dallo stesso ministero, ha avuto grande visibilità su riviste internazionali, e finora ha aperto ai disabili il Parco dei Massi di Cemmo, alcune rocce incise del Parco comunale di Luine di Darfo e la sezione di Sottolaiolo della Riserva regionale delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo. «PRESTO - informa Sergio Bonomelli - si concluderanno i lavori per rendere accessibile la roccia della mappa di Bedolina, a Capodiponte, ed è in corso la progettazione dell’intervento di accessibilità alla roccia più importante del sito Unesco, la numero 1 di Naquane, la Cappella Sistina dei Camuni». Il riconoscimento ministeriale arriva in coincidenza con il 40esimo dell’inserimento delle incisioni rupestri camune nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità, e proprio quest’anno saranno molti i momenti celebrativi. In occasione dell’attribuzione del riconoscimento, il ministero per i Beni culturali ha assegnato un contributo di 100 mila euro al Distretto culturale per la revisione del piano di gestione del Sito Unesco, e ora si avvierà la progettazione di nuovi interventi per favorire la fruibilità delle rocce istoriate.

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