La fede in cammino
I pellegrini ripartono

Non è ancora primavera, ma oggi in Valcamonica ripartirà la stagione dei pellegrinaggi a piedi; con nuovi itinerari, un blog e il rafforzamento del legame con il Csi locale.

«Dio cammina a piedi - Passi di fede» è il titolo scelto per gli otto appuntamenti programmati dal gruppo «Camminare è un’arte», e l’esperienza si arricchisce appunto con il blog del pellegrino curato da Domba (don Battista Dassa), anima del progetto, intitolato «Il sentiero della vita». «È legato alle nostre esperienze di pellegrinaggio, in questi anni ne abbiamo già vissuti parecchi; tutti credo vissuti e condivisi da diversi amici e che sono serviti anche a conoscerne di nuovi e ritrovarne altri», commenta il religioso.

L’ESORDIO? Si inizia oggi con il Cammino dei santi da Cevo a Berzo Inferiore in ricordo del Beato Innocenzo; quindi sabato 13 maggio «Andrò a vederla un dì», la trasferta al santuario della Madonna di Ardesio. La collaborazione con il Csi camuno si allarga quest’anno alla realizzazione di «Sportivi in cammino» di venerdì 2 giugno, col coinvolgimento degli oratori della valle. Due le novità inserite nel calendario: sabato 17 giugno il cammino da Malegno a Cemmo dedicato alla Beata Annunciata e sabato 8 luglio la fatica sul sentiero Piergiorgio Frassati da Corteno Golgi al passo dell’Aprica.

Confermate anche le escursioni di fede nella notte di San Lorenzo, nel ricordo di Santa Chiara, dal convento delle Clarisse di Lovere a quello di Bienno, e quella fuori provincia del 9 settembre dal santuario di Sonico a quello di Tirano, in Valtellina. l’ultimo appuntamento del 2017 sarà il 9 dicembre con l’omaggio a san Siro, patrono della Valcamonica, camminando da Sonico alla Pieve di San Siro a Capodiponte.

Anche quest’anno i pellegrinaggi camuni avranno un risvolto solidaristico con la raccolta fondi da destinare ad alcuni progetti di solidarietà. Nel 2016 Camminare è un’arte ha raccolto 1.750 euro per il Centro nutrizionale per bambini di Bukavu (Congo), 720 per la ricostruzione di Muisne, un paese distrutto dal terremoto in Ecuador, 450 per l’associazione Amici in cordata nel mondo che allestisce convogli umanitari per la Bielorussia, 1.270 per il progetto di Bruno Menici «Olio e riso per un sorriso» a favore delle famiglie in Sierra Leone, 1.110 per il Centro Don Bosco di Buruienesti, in Romania, per i bambini disagiati, 600 per i Francescani impegnati nella salvaguardia della foresta equatoriale dei Pigmei, 955 consegnati a fratel Fiorenzo Priuli per l’assistenza sanitaria nel Benin e 1.400 che il Csi ha destinato al progetto «Un gol per ripartire», un’iniziativa sportiva nei paesi colpiti dal terremoto.

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