Lavori a palazzo Fé: il salotto cambia volto

di Luciano Ranzanici
L’esterno di palazzo Simoni Fé, uno dei palazzi storici di Bienno
L’esterno di palazzo Simoni Fé, uno dei palazzi storici di Bienno
L’esterno di palazzo Simoni Fé, uno dei palazzi storici di Bienno
L’esterno di palazzo Simoni Fé, uno dei palazzi storici di Bienno

In una realtà come quella di Bienno che sta puntando molto sull’attrattiva della bellezza, l’anno si è aperto con una ottima notizia: uno dei «gioielli» più preziosi del paese potrà finalmente essere ristrutturato e recuperato.

Al centro dell’attenzione c’è palazzo Simoni Fè (d’Ostiani), col progetto intitolato «valorizzazione delle funzioni di servizio nell’ambito del Borgo degli artisti». Per l’importante operazione è previsto un impegno di spesa di 800 mila euro, e metà dell’importo è stato assegnato alla Comunità montana quale soggetto beneficiario dai fondi ex Odi, mentre il restante sarà a carico del Comune, che propone e attuerà il restauro.

Nel borgo medievale, all’inizio del centro storico e nelle vicinanze del municipio, si apre il grande palazzo su tre piani costruito nel XV secolo e modificato nel Settecento e nell’Ottocento sede da quasi trent’anni della biblioteca civica. Il fabbricato di proprietà comunale ha anche ospitato dal 1935 e fino a pochi anni fa l’asilo infantile che dà il nome al palazzo, voluto dalla contessa Paolina Fè d’Ostiani Montholon.

Presentando la richiesta di contributo sui fondi ex Odi, il sindaco Massimo Maugeri aveva affermato che è «necessario procedere al completo recupero funzionale di questo immobile di indiscusso pregio artistico e architettonico: la possibilità di ridare lustro a questi spazi è un’opportunità per sostenere l’offerta culturale legata all’arte e all’artigianato che alimenta le presenze turistiche nel Comune».

Evidentemente la sua tesi è stata accolta, e al termine del grande lifting palazzo Simoni Fè è destinato a veder moltiplicata la sua destinazione culturale diventando un polo espositivo permanente, ma anche un sito per lo svolgimento di banchetti e pure uno spazio residenziale, per la grande disponibilità di locali nell’imponente immobile.

IL COMPLESSO di via Contrizio contiene opere d’arte di un certo pregio, con sale affrescate, statue lignee, il piccolo teatro ristrutturato nel 2009 e la pinacoteca regalata da monsignor Giovanbattista Morandini: l’ex nunzio apostolico biennese che lo scorso anno ha donato all’ente locale una quarantina d’opere d’arte. C’è anche una appendice viabilistica dell’operazione; perchè a fronte della carenza di aree di parcheggio nel centro, l’amministrazione guidata da Maugeri è intenzionata ad aprire alle auto il cortile dell’edificio.

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