Le sentinelle volanti in campo
per l’agricoltura di montagna

di Alessandro Romele
Il classico paesaggio agricolo montano caratterizzato dai muretti a secco e dai terrazzamentiLa manutenzione dei muretti è prioritaria per la tutela del territorioTino Tedeschi, Michele Tosoni e il pilota di droni Flavio Angoli
Il classico paesaggio agricolo montano caratterizzato dai muretti a secco e dai terrazzamentiLa manutenzione dei muretti è prioritaria per la tutela del territorioTino Tedeschi, Michele Tosoni e il pilota di droni Flavio Angoli
Il classico paesaggio agricolo montano caratterizzato dai muretti a secco e dai terrazzamentiLa manutenzione dei muretti è prioritaria per la tutela del territorioTino Tedeschi, Michele Tosoni e il pilota di droni Flavio Angoli
Il classico paesaggio agricolo montano caratterizzato dai muretti a secco e dai terrazzamentiLa manutenzione dei muretti è prioritaria per la tutela del territorioTino Tedeschi, Michele Tosoni e il pilota di droni Flavio Angoli

L’idea è semplice e innovativa: utilizzare i droni per catalogare e monitorare i terrazzamenti tra Vallecamonica e alto Sebino, in modo da pianificare i sempre più necessari interventi di manutenzione dei preziosi muretti a secco che reggono i terreni coltivati. Il progetto è figlio della tesi di Michele Tosoni, studenti di Marone in Scienze e Tecnologie Agrarie, a Padova sotto la guida del professor Paolo Taroli, mentre a pilotare le sentinelle volanti è stato chiamato Flavio Angoli della Zenith Aerial Solutions, azienda specializzata di Pisogne.

I MURETTI a secco, ovvero senza legame tra pietra e pietra, sono esposti in modo particolare all’erosione dell’acqua: osservare e valutare dall’alto aiuta, in un secondo momento, a preservare la loro stabilità. «Tramite gli occhi del drone abbiamo creato, attraverso il metodo fotogrammetrico, un modello 3d dei terrazzamenti - spiega Michele - Poi, sulla base di questo modello, abbiamo calcolato, utilizzando altri complessi programmi, dove fosse più probabile che l’acqua si concentrasse. Ho stimato infine, tramite un particolare indice, le zone nelle quali, a causa della presenza di strutture antropiche, c’era una concentrazione del deflusso superficiale». Tosoni non si è fermato qui: la tesi chiedeva anche di trovare una soluzione pratica al problema.

«HO PROGETTATO una rete di scolo che andasse a intercettare e diminuire la tensione superficiale dell’acqua, prevenendo fenomeni erosivi ed eventuali collassi di muri, e quindi tutelando il versante interessato».

L’utilizzo del piccolo elicottero telecomandato è stato di vitale importanza: il mezzo, molto più pratico rispetto ad altre tipologie di rilievo, ha facilitato di gran lunga il progetto. Luogo interessato al lavoro di tesi di Michele è stato il Lago Moro, su cui si affacciano i terrazzamenti a secco dell’azienda Agricola Scraleca. «In questi anni ci siamo impegnati per recuperare i terrazzamenti - spiega Tino Tedeschi, titolare dell’azienda - Erano abbandonati da quasi mezzo secolo, colonizzati dal bosco e con i muri ormai quasi totalmente crollati. Spero che attraverso l’aiuto delle nuove tecnologie e sulla scorta di quanto fatto da Michele, altre aziende possano pensare di mettere mano a quello che ora è celato sotto strati di rampicanti e di terra». La Vallecamonica, da Costa Volpino fino a Sellero, è ricchissima di terrazzamenti, alcuni anche molto antichi e ormai scomparsi a causa della vegetazione, per le coltivazioni di olivo e vite. Il progetto di Michele Tosoni quindi potrebbe fare al caso di molti agricoltori.

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