È in carcere in attesa dell’udienza di convalida il manovale rumeno che giovedì notte, accecato dalla gelosia e in probabilmente in preda ai fumi dell’alcol, ha cercato di strangolare la moglie durante un violento litigio. Come riferito nell’edizione di ieri, a salvare la vittima è stato il tempestivo e incisivo intervento di una pattuglia dei carabinieri della stazione di Artogne che hanno letteralmente strappato dalle mani del coniuge la rumena di 50 anni. Il marito non aveva mollato la presa dal collo della moglie neppure all’arrivo dei militari.
Tutto è avvenuto nel volgere di pochi minuti, poco dopo le 21 di giovedì in un alloggio in via Gianico ad Artogne.
Il manovale di 52 anni, accusato di tentato omicidio aggravato dal vincolo di parentela con la vittima, ha cominciato a minacciare e insultare la moglie, scagliandole addosso farneticanti accuse infedeltà. All’improvviso ha perso la testa avventandosi contro la 50enne che è stata spinta giù dalle scale. Poi le ha stretto le mani al collo. Le disperate grida della rumena hanno allertato i vicini di casa della coppia che hanno subito telefonato al 112. I carabinieri si sono precipitati in via Gianico e dopo aver fatto irruzione nell’abitazione hanno arrestato il manovale.
L’episodio ha sorpreso tutti ad Artogne. «Si tratta di una famiglia per bene che non aveva mai dato problemi», hanno confermato i carabinieri. A rovinare i rapporti della coppia, che ha due figli maggiorenni, sarebbe stata la gelosia del marito.
Le liti familiari da qualche mese erano all’ordine del giorno. L’ultima ha rischiato di trasformarsi in tragedia.
Dopo l’aggressione, la vittima è stata trasportata con un’ambulanza all’ospedale di Esine in stato di shock: nell’aggressione ha riportato un trauma cervicale, ecchimosi sul collo ed escoriazioni, provocate dalla caduta dalle scale di casa.
L’indagine è affidata al pm Alberto Rossi che sta cercando di appurare se quella consumata giovedì sera è stata solo l’ultima di una catena di violenze ai danni della rumena.A.ROM.