Musei, il personale è carente
La domenica niente graffiti

È un problema ricorrente che non fa bene al turismo quello riemerso in queste ore in Valcamonica. Ancora una volta, la carenza di personale per la vigilanza addetto ai parchi archeologici nazionali di Naquane e dei Massi di Cemmo nelle giornate festive ha costretto la direzione dellle strutture, entrambe sul territorio di Capodiponte, ad adottare una serie di restrizioni nelle aperture al pubblico.

Così nelle prossime domeniche non sarà possibile accedere alle aree dei graffiti; anche se la direzione sta lavorando a possibili soluzioni «per consentire l’apertura dei parchi nei giorni festivi per la primavera e l’estate». Verrà comunque garantita l’accoglienza nelle prime domeniche di ogni mese (la prossima sarà il 5 marzo) dalle 8,30 alle 13,30, in occasione del programma «Domenica gratuita al museo». Il ripresentarsi del problema ha causato stupore e sorpresa nel sindaco Francesco Manella, il quale critica innanzitutto «la mancanza di preavviso e di condivisione di una strategia alternativa» che rende quasi inutile alla causa il ruolo del Gruppo istituzionale di coordinamento del sito Unesco, anche per «l’immobilismo e il silenzio dei protagonisti istituzionali sulle chiusure dei parchi nazionali e del Museo della Preistoria».

L’Amministrazione comunale di Capodiponte ricorda che da quasi due anni mette a disposizione alcuni volontari proprio per tamponare la carenza di personale del ministero, e che inoltre si fa carico dei costi del servizio di biglietteria; e ancora il sindaco aggiunge che anche allo scopo di supplire alle aperture a singhiozzo dei parchi archeologici nazionali, quello comunale di Seradina e Bedolina è a ingresso gratuito.

Manella ritiene che le chiusure finiscano con «il danneggiare l’immagine del nostro sito Unesco minando la credibilità di tutti gli altri enti gestori», poi si dice disponibile da subito a mettere a disposizione personale dell’Agenzia turistico comunale per poter così garantire anche la domenica le aperture dei graffiti di Naquane e dei Massi di Cemmo. L.RAN.

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