Per «Censo» è l’ora della pensione

di D.BEN.
Vincenzo Spagnoli in pensione
Vincenzo Spagnoli in pensione
Vincenzo Spagnoli in pensione
Vincenzo Spagnoli in pensione

Parafrasando Ernest Heminguey, per Vincenzo Spagnoli, megli per tutti «Censo Spagnulì», da più di tre decenni alle dipendenze del Comune di Artogne, la data di fine di ottobre non rappresenta un «addio alle armi» ma di certo un addio agli strumenti di lavoro. Raggiunto il fatidico e meritato traguardo della pensione, non si è fatto allettare dal canto delle sirene che avrebbero voluto rimanesse in servizio ancora per qualche tempo. Dopo quarantadue anni di attività, di cui trentuno alle dipendenze dell’ente pubblico come operaio factotum, ha deciso di ritirarsi a casa propria. Anche se a casa ci rimarrà poco, considerata la sua proverbiale attitudine al lavoro. Di certo ora uno sfizio ha detto di volerselo togliere: andare a Roma per vedere il Papa. La città eterna lo attira da tempo, prima non ha mai potuto, ma adesso è giunto il momento di partire. Il saluto dei colleghi e dei dipendenti comunali è previsto per l’ultimo del mese e sarà un’allegra bicchierata in compagnia. Accolta la domanda di quiescenza, l’amministrazione ha dovuto procedere alla ricerca di un altro operatore. A fornirlo sarà la ditta Soleco di Darfo Boario Terme, che si è aggiudicata l’incarico per 3.599 euro, garantendo la disponibilità di un uomo per un massimo di 190 ore totali, con calendario di lavoro da concordare in base alle esigenze del momento. A Vincenzo intanto giungono gli auguri per una felice vita da pensionato sia dal collega di lavoro Gianni, sia da tutti i dipendenti comunali, che a fine anno dovranno dire addio anche a un altro impiegato, stavolta dell’anagrafe. •

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