Per gli studenti di Edolo una lezione all’aria aperta

di A.ROM.
I ragazzi del Meneghini di Edolo durante il sopralluogo a Pisogne
I ragazzi del Meneghini di Edolo durante il sopralluogo a Pisogne
I ragazzi del Meneghini di Edolo durante il sopralluogo a Pisogne
I ragazzi del Meneghini di Edolo durante il sopralluogo a Pisogne

Studiare la teoria è interessante, mettere in pratica quello che si è letto e approfondito sui libri, però, ha tutto un altro sapore. Lo sanno bene i ragazzi della quinta F del «Meneghini» di Edolo, indirizzo forestale, accompagnati dal professor Lazzaro Maffeis a Pisogne, tra l’area franosa del Trobiolo e i boschi della Val Palot. «Abbiamo condotto un sopralluogo - spiega il docente - su un intervento di ingegneria forestale effettuato una decina di anni fa, valutando così l’evolversi della frana e le condizioni della montagna». LA VALLE DEL TORRENTE Trobiolo, che fu teatro di un’imponente frana nel 2000, con la popolazione della Pieve e di Govine minacciata per giorni, è oggi sotto controllo: è comunque importante tenere monitorata la situazione, soprattutto nei periodi di disgelo. «Ben vengano questo tipo di lezioni all’aperto - sottolinea la guardia boschiva di Pisogne, Beppe Quetti - In questo modo i ragazzi imparano a conoscere il territorio e a valutare rischi e pericoli». Il pomeriggio ha visto gli studenti salire in Val Palot: condotti in un’abetaia, hanno effettuato quella che, in gergo, si definisce una «martellata». Armati di grossi calibri, hanno misurato i diametri degli alberi, calcolandone il volume e valutandone il possibile taglio in futuro. «Non è la prima volta che scendiamo dall’alta Valcamonica per lavorare sul territorio dell’Alto Sebino - conclude Maffeis - Credo che fare esperienza sul campo sia molto importante, poiché i ragazzi in futuro dovranno lavorare e confrontarsi con problematiche e situazioni reali».

Suggerimenti