Pisogne guarda avanti
Dal Tufere al Trobiolo
un piano anti-dissesto

Il torrente Trobiolo e il suo bacino tra gli osservati speciali
Il torrente Trobiolo e il suo bacino tra gli osservati speciali
Il torrente Trobiolo e il suo bacino tra gli osservati speciali
Il torrente Trobiolo e il suo bacino tra gli osservati speciali

Un’indagine accurata e scientifica. Con lo scopo dichiarato di prevenire esondazioni, frane e smottamenti. È stato presentato in municipio a Pisogne l’accordo tra Comune, Regione, Provincia e AOB2 per lo studio geologico e idrogeologico dei bacini dei torrenti Tufere e Trobiolo. Il documento, curato dal geologo Fabio Fenaroli, ha l’obiettivo di verificare la situazione di stabilità del versante del monte Guglielmo che scende fino al Sebino, oltre che capire in quale modo le infiltrazioni di acqua drenata dalla montagna alle spalle del capoluogo vadano a influire sui cedimenti di terreno che negli anni scorsi hanno interessato anche alcune abitazioni (in zona Pieve) e le gallerie della provinciale 510 Ronchi e Ronco Graziolo. «Lo scopo dello studio non è soltanto quello di fare il punto della situazione sui rischi - ha spiegato Fenaroli - Capire la dinamica della dorsale montuosa che sta alle spalle del centro abitato potrebbe permettere di ottimizzare le conoscenze sullo strato idrogeologico superficiale e comprendere come funzioni la circolazione idrica sotterranea. Infine, sapere come si muove l’acqua a livello sotterraneo ci permetterà di studiare soluzioni ulteriori per il suo sfruttamento».

NEL SOTTOSUOLO di Pisogne quindi potrebbe nascondersi un bacino idrico da sfruttare. «Sarà questo studio a dircelo - risponde Ines Tonsi, assessore all’Urbanistica - Conoscere e capire può aiutare a prendere provvedimenti seri e in grado di prevenire determinati episodi».

Il territorio dell’alto lago dal punto di vista idrogeologico è tra i più instabili. Ecco il perché di un progetto di prevenzione così articolato. Lo studio - che è considerato di fondamentale importanza anche nella definizione della componente idrogeologica e idraulica dei piani di governo del territorio, nonché per una migliore definizione delle situazioni a rischio - è stato finanziato con 75mila euro: 40mila dal Pirellone, 15 mila dall’Amministrazione comunale, 10 mila ciascuno da Palazzo Broletto e AOB2. I risultati dello studio verranno presentati a ottobre nel corso di un convegno a Pisogne.A.ROM.

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