Sorrisi senza confini sulla piste del Tonale

di Lino Febbrari
Foto di gruppo per i ragazzi delle cooperative della Valcamonica che hanno partecipato alla prima delle quattro tappe del progetto beneficoI ragazzi di «Amico Campus» alle prese con il battipista della Sit
Foto di gruppo per i ragazzi delle cooperative della Valcamonica che hanno partecipato alla prima delle quattro tappe del progetto beneficoI ragazzi di «Amico Campus» alle prese con il battipista della Sit
Foto di gruppo per i ragazzi delle cooperative della Valcamonica che hanno partecipato alla prima delle quattro tappe del progetto beneficoI ragazzi di «Amico Campus» alle prese con il battipista della Sit
Foto di gruppo per i ragazzi delle cooperative della Valcamonica che hanno partecipato alla prima delle quattro tappe del progetto beneficoI ragazzi di «Amico Campus» alle prese con il battipista della Sit

Sciare, guidare una motoslitta, una breve escursione con la slitta trainata dagli husky, infine, proprio per non farsi mancare nulla, un giretto lungo i Campetti e nella zona dove inizia la pista Valbione di Ponte di Legno, a bordo di un enorme battipista della flotta Sit. PER IL TERZO ANNO consecutivo l’alta Valle ha fatto da sfondo ad «Amico campus», iniziativa benefica pensata e curata dal Rotary 2050 che, alla prima delle quattro tappe previste per il 2019, ha permesso a una dozzina di ragazzi appartenenti alle cooperative sociali il Cardo di Edolo, Azzurra di Darfo e Arcobaleno di Breno, e ai loro entusiasti e valenti accompagnatori, grazie anche al prezioso supporto dei maestri della scuola di sci Ponte Tonale, di cimentarsi in alcune attività sportive e non prettamente invernali nel fantastico scenario dell’alta valle. «PER QUEST’ANNO puntiamo a portare in zona almeno 450 ragazzi a fare una settimana di vacanza - spiega Luigi Moretti, responsabile del progetto filantropico - per offrire loro quello che probabilmente non hanno mai avuto, o avuto in modo ridotto nel corso della loro vita». «Il ruolo della nostra scuola - spiega a sua volta il maestro Diego Sterli - è stato di avvicinarli alla pratica dello sci e di creare ogni giorno un evento per farli divertire». Giovanni da molti anni è ospite de Il Cardo e partecipa volentieri a tutte le attività che la cooperativa organizza sul territorio. «Abbiamo sciato - dice sorridendo - preso confidenza con i cani siberiani e corso in motoslitta. Quello che mi è piaciuto di più è stato salire sulla seggiovia». «Per me è stato davvero fantastico accarezzare e correre con i cani che vengono dall’Alaska - aggiunge una ragazza sempre sorridendo - In particolare sono rimasta colpita dal grande entusiasmo con il quale affrontano la fatica trascinando la slitta sulla neve, dalla loro grande docilità e voglia di farsi coccolare. Sono contenta anche di aver imparato a sciare, non ne avevo mai avuto la possibilità. Ringrazio tutti di cuore, soprattutto il Rotary, per questa fantastica vacanza in montagna e sulle piste da sci». UN’ESPERIENZA unica e coinvolgente per gli stessi organizzatori, che ne escono a loro volta arricchiti. «Siamo orgogliosi di avere condiviso con i ragazzi queste giornate di sport e di allegria che ci hanno dato moltissimo a livello umano», conferma il maestro Sterli. Da parte sua Moretti ringrazia di cuore la famiglia Bulferetti per l’ospitalità dei ragazzi in uno degli hotel del loro gruppo e aggiunge: «Sono convinto che se diamo uno i ragazzi ci restituiscono sempre diecimila. Il loro entusiasmo è contagioso, ci rende felici e ci ripaga del nostro impegno. Non c’è nulla di più bello che vederli sorridere». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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