Spazi pubblici in adozione Gianico cerca il sostegno di cittadini e imprese

di D.BEN.
La nuova rotonda di Gianico aspetta una adozione
La nuova rotonda di Gianico aspetta una adozione
La nuova rotonda di Gianico aspetta una adozione
La nuova rotonda di Gianico aspetta una adozione

Nel nostro Paese il concetto di bene comune è spesso fumoso, per usare un eufemismo. Sorvolando sugli infiniti casi di vandalismo e sulle ruberie, in generale l’atteggiamento comune solo raramente è rispettoso e attento. Ci pensa il Comune, pensano in tanti; ma spesso il Comune non riesce a prendersi cura di tutte le aree di sua proprietà, ovvero di proprietà collettiva. Così non resta che rivolgersi alle persone di buona volontà. O a chi è interessato a uno scambio. Succede anche a Gianico, dove privati cittadini e imprese di ogni genere hanno l’occasione di contribuire a rendere più accogliente una piazza, un tratto di strada, una rotonda, un’aiuola o una scarpata. Il Comune sta andando proprio in questa direzione, perché l’amministrazione ha di recente approvato il regolamento che definisce le modalità per adottare uno spazio pubblico. «Gli spazi pubblici sono di tutti e meritano premure e attenzioni specifiche da parte di singoli cittadini e istituzioni - spiegano in municipio - per coinvolgere, sensibilizzare e mantenere in buono stato il verde, per accrescere il decoro urbano, ma anche per suscitare un senso di appartenenza». INSOMMA, il patrimonio civico è il patrimonio di ogni cittadino e un luogo pulito e curato non può che creare piacevolezza e portare vantaggio a tutti. Porte aperte, quindi, a tutti coloro che vogliono dedicare un poco di tempo a questa impresa. Piccole riparazioni, tinteggiature, pulizie, sfalcio dell’erba, innaffiature di aiuole e quant’altro; con la possibilità per chiunque di far sapere chi sta prendendosi cura del luogo grazie alla posa di cartelli sponsorizzati. Un discorso particolare è riservato alla grande rotonda all’ingresso dell’abitato di Gianico, per la quale l’amministrazione ha già ipotizzato le essenze da mettere a dimora con un contorno di ghiaietto che ne esalti le variazioni cromatiche per la parte centrale, mentre la corona esterna dovrà rimanere a prato stabile e accogliere il manufatto in ferro che riproduce il profilo del paese e il nome. Infine una nota tecnica: ogni adozione avrà una durata di cinque anni.

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