Spedizione in Svizzera sul ghiacciaio dell’Aletsch

Ecco le escursioni proposte nei prossimi giorni tra cui spicca il Ghiacciaio dell'Aletsch, una tre giorni, dall'8 al 10 sui sentieri innevati della Svizzera con Millemonti Brescia (per informazioni telefonare al 3472451447 o 3357617046). Domenica, sempre con Millemonti, si può andare alla scoperta delle grotte del Monte Maddalena oppure, ancora dall'8 al 10 tra le Grotte del Carso a Trieste. Interessante la salita al Monte Zucco, sabato col Gm Telecom (0302998419). Il Cai Pisogne propone la ormai consueta gita alla Quattro Ossi sabato con celebrazione della messa (informazioni venerdì ore 21; 3481446024). All'imbocco della Valle Trompia si trova il Rifugio Monte Verdura degli Alpini di Concesio, meta domenica del Cai Brescia (030321838). Ancora col Cai Brescia si va domenica sulle piste di Passo Coe, neve permettendo, a fare sci di fondo. Domenica Il Giro dei Castelli di Appiano, una uscita turistica in Alto Adige è in calendario giovedì prossimo del Gpe (030321838). Tra mare e montagna, sui suggestivi sentieri della Liguria, da Boissano a Finalborgo, lungo la Via della Costa tra gli aromi balsamici dei boschi e il vento che arriva dal Tirreno, si snoda la camminata della Associazione Versanti (3387316656 o 0308940239) dall'8 al 10 dicembre. Venerdì, sabato e domenica con Garda Canyon (3891872054; 3388328830; 3292183443) ci si sposta in Umbria a esplorare il Cammino di S. Francesco a Gubbio. In località da destinarsi a seconda dell'innevamento la Ciaspolata organizzata dalle Guide alpine Valcamonica Adamello (3465788907 o 3474574251). Settimana di riposo invece per il Gruppo Monte Della Rosa (informazioni nella sede di via 4 novembre, Monticelli) impegnato venerdì con il pranzo sociale. «Nuovi mattini, ignoti futuri» è il titolo dell'appuntamento del Festival Alture di mercoledì prossimo alle 20.45 al Teatro San Carlino a Brescia; Marco Preti, Silvia Petroni, Bernardo Rivadossi e Edo Balotti, moderatore Claudio Inselvini, parleranno dei cambiamenti fondamentali nella cultura dell'alpinismo negli anni 70 e 80 del XX secolo; l'ingresso è libero.

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