Teatro dialettale, la rassegna è «doc»

di L.RAN.

In Valle Camonica il teatro dialettale vanta una radicata e antichissima tradizione. Per questo motivo il Distretto Culturale ha pensato di valorizzare questo patrimonio che andrà a far parte di «maraèa», l’archivio della memoria della Valle. Come? Promuovendo un concorso per la selezione e la messa in scena di opere teatrali e di spettacoli nell’idioma camuno. L’iniziativa ha suscitato notevole interesse, tanto che sono stati ben venti gli elaborati pervenuti all’organizzazione da compagnie teatrali di tutta la Valle, gruppi, associazioni e addirittura da singoli autori. La commissione giudicatrice formata da esperti quali sono Carla Boroni, docente universitaria e per cinque anni presidente del Centro Teatrale Bresciano, Dario Canossi, leader del gruppo folk I Luf e musicista dialettale, e Michela Cresci, esperta di fonetica e di linguistica dialettale, ha determinato le cinque opere vincitrici e quella meritevole di una menzione speciale. SONO STATE classificate all’unanimità le compagnie «Canaol in scena» di Vione con lo spettacolo «La pèna sol capel, ‘n spì ndel cor», «I Bacalà de Astre» di Astrio («Na richeha al nos mulì»), «Stuf de eher bèi» di Bienno («La festa nasciunal»), «I musicanti di Lozio» («Chel toto de Burtulì») e «I bocia de Lino Rizza» della scuola primaria di Piamborno («Le spude de na olta»). La menzione speciale è stata attribuita alla compagnia dialettale semiseria di Mezzarro che ha rappresentato la commedia «Domà an copa al porsel». Gli spettacoli vincitori, che hanno ricevuto un premio in denaro nel corso di una cerimonia coordinata dal presidente del Distretto Simona Ferrarini e svoltasi al Palazzo della Cultura al termine del convegno «Territori e dialetti», saranno messi in scena nell’ambito di una rassegna ad hoc. Il debutto sabato sera, alle 20.30, all’oratorio San Giovanni Bosco di Esine: i «Stuf de eher bèi» di Bienno metteranno in scena «La festa nasciunal». •

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