Turismo, uniti si decolla sulle ali di un consorzio

Prima è stato avviato il percorso verso la Fondazione, che sarà chiamata forse tra un anno alla gestione integrata del patrimonio culturale della valle. Poi è arrivato lo start al progetto di un Consorzio turistico territoriale che, promosso sempre dalla Comunità montana con sede a Breno, si dovrà occupare della promozione e della commercializzazione della Valle dei Segni. Nelle ultime ore è stato pubblicato il bando, che scadrà il 20 febbraio e che è rivolto in particolare agli operatori turistici camuni, che dovranno avviare il Consorzio e gestirlo dal primo aprile 2018 al 31 dicembre 2020. Inoltre, tra aprile e dicembre dell’anno prossimo i potenziali gestori saranno chiamati a mettere a punto un piano operativo di commercializzazione dell’offerta turistica destinato ai mercati regionale, nazionale e internazionale. Gli operatori dovranno poi cercare di intercettare il flusso dei turisti, organizzare il settore e commercializzare i prodotti turistici. Le risorse? Per l’attività del futuro Consorzio l’ente comprensoriale impegnerà inizialmente 200 mila euro, incrementabili nei prossimi anni de i risultati saranno confortanti. Le valutazioni della politica attorno al piano? «Dopo la governance del settore cultura con la nascita del comitato per la Fondazione, affrontiamo con questo strumento il tema di come gestire complessivamente il turismo della Valcamonica - commentano Oliviero Valzelli e Simona Ferrarini, presidente e vicepresidente comunitari -. Mettiamo a disposizione una grande opportunità per gli operatori del settore: unirsi in un Consorzio e prendere in mano il destino turistico del territorio. La nuova struttura diventerà l’interlocutore unico degli enti per lo sviluppo turistico, e siamo convinti che ci siano tutte le condizioni per riuscire in questa impresa storica per la Valcamonica e per mettere a frutto in modo permanente il lavoro fatto in questi anni». • L.RAN.

Suggerimenti