Mentre il bollettino di guerra delle frane da qualche giorno appare in preoccupante movimento, Provincia e Comunità montane stipulano un accordo finanziario per intervenire sulla viabilità intervalliva proprio per garantire la sicurezza del traffico e scongiurare, nei limiti delle umane possibilità, la caduta di frane sulle strade con i conseguenti pericoli per l’incolumità delle persone.
L’ACCORDO tra gli amministratori del Broletto e le cinque Comunità montane è stato sottoscritto nella giornata di ieri. Il protocollo prevede la compartecipazione finanziaria alla manutenzione straordinaria e alla realizzazione di strade intervallive, intercomunali o di valenza sovracomunale. Un passo importante che si è reso necessario dopo aver analizzato la condizione attuale delle strade intercomunali che, soprattutto nell’ultimo periodo sono state soggette a problematiche legate a frane e smottamenti che hanno bloccato la circolazione in diversi punti della provincia, da Corteno Golgi, passando per Vobarno e Marone.
L’intesa raggiunta avrà il compito di agevolare la programmazione, la progettazione e la realizzazione dei lavori di manutenzione di tutte quelle arterie racchiuse nei territori più tortuosi. «Uno scopo che tende a sposare la sicurezza con lo sviluppo turistico - analizza Pier Luigi Mottinelli, presidente della Provincia di Brescia -, ma anche quello di natura silvo-pastorale, economico-sociale di realtà e territori che rispetto alle aree di pianura risultano geograficamente più svantaggiati».
Un investimento nell’ordine di 2 milioni di euro annui che vedrà per metà la partecipazione dei comuni interessati, mentre Provincia di Brescia e Comunità Montane investiranno 500 mila euro a testa. «Un’iniziativa concreta che mira ad esaltare anche il lavoro svolto dalle Comunità montane sparse sul territorio bresciano - racconta Gian Piero Bressanelli, sindaco di Sellero - si tratta di cinque realtà che racchiudono poco meno della metà dei comuni bresciani (102 sui 206 totali). Le convenzioni sottoscritte nel 2009 erano giunte a scadenza: abbiamo ritenuto necessario riproporre l’iniziativa per il favorevole riscontro ottenuto dagli enti locali».
Alla sottoscrizione dell’accordo erano presenti i presidenti delle cinque Comunità Montane provinciali: Oliviero Valzelli (Valle Camonica), Giovan Maria Flocchini (Valle Sabbia), Massimo Ottelli (Val Trompia), Paola Pezzotti (Sebino) e Davide Pace (Alto Garda), che hanno spiegato problemi e priorità legate ai rispettivi territori. La Valle Camonica, che vanta circa 240 chilometri di strade intercomunali, punta a riqualificare la tratta tra Piancamuno, Artogne, Gianico, Esine e Montecampione, mentre in Val Sabbia (200 chilometri di strade interprovinciali) i primi passi verranno mossi sull’asse Casto-Bione, sulla Vobarno-Provaglio e sulla Vobarno-Capovalle-Treviso Bresciano. Un centinaio i chilometri di strade in Val Trompia, che mira a sistemare le zone del Colle San Zeno e del Crocedomini, mentre Pisogne, Sale Marasino e Monte Isola sono tra i comuni più bisognosi dell’area sebina, interessata per 50 chilometri.