Non è detto che che il lavoro prezioso fatto nel tempo da altri soggetti sia da buttare, ma la grande novità che verrà presentata oggi a Breno rappresenta un punto fermo da cui ripartire per chi ama e per chi promuove l’escursionismo. Il direttore del servizio Foreste e Bonifica montana della Comunità montana, Gian Battista Sangalli, presenterà alla commissione Sentieri dei Cai di Valcamonica, ai sindaci, ai rappresentanti dei consorzi forestali, del Parco dello Stelvio e dell’Ersaf la nuova rete sentieristica della Valcamonica.
L’INCONTRO inizierà alle 20,30 neall’auditoriun Mazzoli di Breno, e proprio Sangalli lo presenta ricordando che «già nel 2016 era già stata eseguita una ricognizione da parte dei 6 consorzi forestali, e quest’anno la proposta è stata valutata dalla commissione Sentieri del Cai camuno per incrementare la Rete escursionistica della Lombardia».
Il censimento è stato affidato ai consorzi sulla base dei territori operativi, ed entrando nei dettagli, il «Due Parchi» si è occupato di 57 tracciati per una lunghezza complessiva di oltre 422 chilometri (il più esteso è l’Alta Via Camuna); il consorzio «Alta Valle Camonica» ne ha presi in carico 63 per un’estensione di 422 (ne misura ben 58 l’Alta Via dell’Adamello nei territori di Edolo, Sonico, Cevo, Saviore e Daone). Il Consorzio forestale e minerario Valle dell’Allione si e occupato di 21 mulattiere per complessivi 163,74 chilometri (la storica Via Valeriana - Malonno, Berzo, Sellero, Capodiponte, Ono San Pietro e Cerveno, con quasi 23 chilometri, è la più importante).
Proseguendo, il Pizzo Badile ne ha tracciati 32 per 202 chilometri, mentre il Bassa Valle hanno lavorato su 34 per una lunghezza di 219, e il tracciato più lungo, Prestine-Campolaro-Travagnolo-Caserma Cidemort, ne misura oltre 16. Infine il Pizzo Camino ne ha seguiti 36 per 160 chilometri (il Borno-Lova-San fermo-Sentiero alto-Rifugio Laeng-Bivacco Corini e passo Baione è il più esteso con 22). In totale i percorsi sono 243 per oltre 1.500 chilometri.